Montreal, 10 giugno 2013 – A Montreal, in Canada, è andata in archivio la settima prova del mondiale di Formula Uno 2013. Vettel ha corso da Vettel; Alonso, in rimonta furiosa, ha dato tutto. Male la Williams di Bottas, partita terza. Ancora peggio ha fatto la McLaren, senza punti dopo ben 64 corse.
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- Sebastian Vettel & Red Bull Racing: una RB9 che non ti aspetti, diciamolo. Tutti si aspettavano un improvviso e repentino crollo di prestazioni sulle due Red Bull di Vettel e Webber ma non è mai arrivato, segno di un qualcosa che è stato messo a punto dalla mente di Adrian Newey per risolvere un problema che, fino a qualche settimana fa, sembrava cronico. Poi Vettel ha corso da Vettel, in una gara-tipo che piace a lui: parte primo, scappa via imprimendo un ritmo infernale e, infine, gestisce fino a fine gara. Forse è il migliore in questo, c’è da dirlo. Ieri sembrava quasi una gara del 2011.
- Mercedes: se 2+2 fa ancora 4, tutti sarebbero pronti a giurare che la migliorata gestione degli pneumatici Pirelli sulle W04 sia stata acquisita e sviluppata a partire dal test-scandalo effettuato a Barcellona e che ha dato, poi, vita al ‘testgate’. Ad ogni modo un dato di fatto c’è: le Frecce d’Argento di Hamilton e Rosberg sono state le dirette rivali di Vettel fino a quasi il 75% della gara, quando prima Rosberg, poi Hamilton hanno dovuto cedere per degrado dei loro Pirelli. Se pensiamo alle prime gare del mondiale, quando non riuscivano neanche a fare 10 giri consecutivi, c’è da dire che un miglioramento netto c’è stato. La prestazione, poi, non è mai stata un problema per loro. Se limassero ancora il loro problema di degrado, potrebbero diventare dei seri rivali per la lotta al titolo.
- Valtteri Bottas: ci si aspettava da lui qualche segno di risveglio che, fino alla sesta gara del mondiale, non si erea mai visto. E’ un debuttante, poteva e doveva mettersi in mostra agli occhi degli altri anche se tra le mani ha una Williams-Renault da quasi fondo schieramento. L’ha fatto! Una qualifica monstre, sull’acqua, che ha messo in luce tutto il talento del finnico che ha rispolverato una tradizione ed una tecnica di guida, quella finlandese, che è sempre stata ad ottimi livelli del mondo del motorsport.
FLOP:
- Felipe Massa: secondo appuntamento consecutivo, quello del Canada, nel quale Massa fa, ancora, strage della sua macchina. E con questo fanno tre incidenti in due weekend di gara (di cui due, quelli di Monaco, perfettamente uguali). Non è accettabile dalla Ferrari, dai tifosi e soprattutto da se stesso, un rendimento simile. E’ un pilota con esperienza, 32 anni di cui ben 8 di Ferrari, che dovrebbe contribuire alla rimonta mondiale della Scuderia di Maranello. Invece di contributi non ne da, non ne sta dando, e come puntualmente accade, si sgonfia dopo gli exploit – è un eufemismo – di inizio stagione nella quale riusciva, a volte, anche a stare davanti al caposquadra. Sarà difficile, successivamente, fare peggio di adesso.
- McLaren-Mercedes: si interrompe la striscia positiva della scuderia di Woking nella quale riusciva andare a punti ad ogni gara da ben 64 appuntamenti iridati. Segno, questo, di una crisi netta ed evidente che porterà il team ad arrancare ancora in questo mondiale 2013. Button in queste condizioni non riesce proprio ad esaltarsi mentre solo da Perez arriva qualche segnale di battaglia.
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