9 settembre 2013 – Il Gran Premio d’Italia è una cornice unica, un posto dove tutti i piloti vogliono vincere per assicurarsi di avere un trofeo prestigioso in bacheca. Un po’ come Montecarlo, forse, ma col fascino di un circuito di pura velocità, di storie leggendarie e di spalti e tribune tutte gremite di un unico colore: il rosso. L’edizione 2013 ha visto Sebastian Vettel dominare senza troppi problemi una corsa nella quale è partito dalla pole position. Il tedesco conquista la sua 32esima vittoria in carriera, eguagliando Fernando Alonso in cima ai piloti in attività col maggior numero di vittorie. Il tedesco, inutile sottolinearlo, sta per chiudere l’affare mondiale per la quarta volta di fila. Lo spagnolo della Ferrari, secondo, ha dato tutto quello che aveva, spremendo il suo mezzo fino all’ultimo. Tanto bene hanno fatto anche Nico Hulkenberg e la sua Sauber spinta dal propulsore Ferrari.
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TOP
- Vettel & Alonso: un’unica valutazione per i due piloti, forse, più forti del momento. Il primo è agevolato da una vettura di un altro pianeta rispetto a tutta la concorrenza, il secondo è tutto talento, rabbia e determinazione. Caratteristiche, quelle dello spagnolo, che tentano di sopperire al gap che la Ferrari ha nei confronti del team campione del mondo in carica. Il tedesco, invece, ha dalla sua la dote di non sbagliarne una, di assecondare la vettura migliore di tutte con una concentrazione assoluta ed una inclinazione all’errore prossima allo zero. Per lui il quarto titolo è vicino, per lo spagnolo, invece, seppur non sarà iride, sarà l’ennesima conferma dell’essere vicino alla perfezione.
- Nico Hulkenberg: una qualifica splendida e una gara solida permettono al tedesco della Sauber di ottenere un quinto posto e 12 punti iridati che sono oro per lui e per il team elvetico. Indipendentemente dal fatto che ci siano tante voci di un suo arrivo in un top team (Ferrari?), il tedesco ha quasi sempre dimostrato di avere il piede pesante e merita, sicuramente, altri palcoscenici.
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FLOP
- Nico Rosberg: in un weekend negativo per le Frecce d’Argento e particolarmente nefasto per il compagno di squadra Hamilton, Rosberg non da mai l’impressione di prendere per mano la squadra al fine di portala fuori dalle sabbie mobili di Monza. Il weekend italiano, forse, è stato un segnale di quali siano le gerarchie “umane” all’interno del box Mercedes. Ad ogni modo la W04 non ha mai dato l’impressione di poter lottare per la vittoria.
- Caterham e Marussia: c’era, forse, la flebile speranza per questi due team di avvicinarsi al gruppone di centro classifica in una gara, quella di Monza, in cui il circuito permette qualche variante tecnica particolare non riscontrabile in qualsiasi altro circuito del mondiale. E invece niente! Sempre lontanissimi dal gruppo di centro, sempre a combattere tra di loro, con la Caterham costantemente davanti alla cugina. Magra consolazione.
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