Montecarlo, 22 maggio 2014 – Siamo ufficialmente entrati nel 6. weekend stagionale, il più glamour dell anno. Ecco le opinioni dei piloti su quest’ appuntamento unico nel calendario mondiale.
Iniziamo con le parole di Jules Bianchi, ritirato per un problema ai freni nell’edizione 2013.
Q: Jules, è stato un inizio di stagione particolarmente duro per te. Quale pensi sia la causa? L’ adattamento alla vettura, sfortuna, o una combinazione delle due?
JB: Certo, ovviamente è stato uno start molto difficoltoso. Le prime gare sono state abbastanza dure per me e per il team, ma l’ ultima è stata abbastanza buona, quindi sono felice di ciò. Mi concentrerò su questa gara, e penserò a fare bene nelle gare che verranno.
Q: Dicci della tua esperienza passata e di ciò che pensi di questo tracciato unico qui a Monaco. Hai ottenuto dei buoni risultati qui quando correvi in World Series qualche anno fa, quell’esperienza ti ha aiutato nei primi anni in Formula 1?
JB: Certo, di sicuro ha aiutato molto correre qui a Monaco prima di arrivare in Formula 1. L’ anno scorso è stato molto difficile per me. Ho avuto alcuni problemi in qualifica, problemi al motore, e poi in gara di nuovo lo stesso problema per iniziare, poi il problema ai freni. Non è stata di certo la miglior gara che potessi avere, ma sono fiducioso che quest anno potrò fare bene.
Valtteri Bottas, 14° in qualifica, 12° in gara nell’edizione 2013
Q: Valtteri, sei attualmente settimo nella classifica mondiale, con un ampio margine sul tuo compagno di team. Hai ottenuto un altro buon risultato in spagna. Senti che tu e il tuo team abbiate fatto passi avanti?
VB:Certo, dall’inizio della stagione tutto è andato molto bene per me, sopratutto se pensiamo all’ anno passato. Per tutto il tempo quest anno siam ostati in grado di fare progressi, ci saranno degli aggiornamenti, che sicuramente ci daranno qualcosa in più. Questo è il nostro obiettivo stagionale, puntiamo a continuare cosi per il resto della stagione. Stiamo lavorando molto sullo sviluppo. Abbiamo solo bisogno di spingere, perchè tutti miglioreranno molto.
Q: L’anno scorso è stata la tua prima esperienza assoluta su questo tracciato, come è stato per te correre qui direttamente con una Formula 1?
VB:L’ anno scorso è stato davvero difficile, prima volta, immediatamente con una Formula 1, c’ è solo bisogno di adattarsi, bisogna costruire la velocità sul giro step-by-step, a partire dalle prove libere. Conosco bene il tracciato quest anno, quindi sarà molto poi semplice per me approcciare al weekend. Sono molto fiducioso per questo appuntamento e penso davvero che come team potremmo combattere per degli ottimi punti.
Secondo nella classifica mondiale, nonché ultimo vincitore del gran premio di Monaco, Nico Rosberg arriva nel principato da favorito, assieme al suo compagno di team.
Q: Nico, hai vinto dalla pole l’ ultimo anno. Puoi dirci cosa significa per un pilota di F1 vincere qui, cosa significa per te?
NR: Personalmente è stata un esperienza speciale, davvero speciale, perchè è il mio gran premio di casa, è dove sono cresciuto. La mia intera vita è stata incentrata qui a Monaco. Quindi vincere qui è stato grandioso. E non solo questo, è “La Gara” da vincere. È la piu difficile e allo stesso tempo la più prestigiosa gara da vincere, quindi è stato davvero fantastico.
Q: In Spagna hai perso la vetta del mondiale in favore del tuo compagno di squadra, come ti senti a questo punto? Sei impaziente di ritornare davanti?
NR: Non sono troppo preoccupato di ciò. Ovviamente preferirei essere avanti piuttosto che dietro, ma siamo davvero molto vicini e la strada è ancora lunga. Quindi sono concentrato sul weekend, so di avere un auto fantastica al momento e mi aspetto che l’ auto sarà davvero molto veloce anche qui. Il gap potrebbe essere lievemente inferiore qui perciò dobbiamo attendere per vedere se saremo i più veloci, spero di avere ancora un fantastico weekend.
È il momento di Jean Eric Vergne, pilota per la scuderia di Faenza, 10° in qualifica e 8° in gara nell’edizione 2013.
Q: Jean, come per Jules hai avuto un inizio di stagione difficile. Hai ottenuto 4 punti nell’appuntamento iniziale, poi hai avuto diverse possibilità di fare punti e diversi ritiri. Cosa sta succedendo?
JV: Si, penso di esser stato un pò sfortunato sin dall’inizio della stagione, è andata bene a Melbourne poi sono sempre stato vicino ai punti. Ma è cosi che va; è parte di questo sport. Continuerò a sorridere e se tutto va bene la sfortuna ne avrà abbastanza di me. Spero solo di finire la gara e di avere una buona macchina. Vedremo.
Q: Hai già vinto qui durante la tua carriera. Quali sono i tuoi pensieri e le tue aspettative per questo weekend?
JV: Beh, penso che questo tracciato sia davvero difficile. Vuoi stare lontano dai muri, e all’inizio sembrano sempre molto vicini, più vicini rispetto alla fine del weekend. Questo è un tracciato particolare, bisogna costruire il feeling con la vettura fin dalla prima sessione di prove libere, è molto importante per il resto del weekend.
Romain Grosjean, con una Lotus decisamente in forma nel weekend catalano, 13° in qualifica, e ritirato per collisione nell’edizione 2013.
Q: Primi punti stagionali in spagna, con un quinto posto, il tutto seguito da un test molto incoraggiante per il tuo team-mate a Barcellona. Puoi riassumerci i progressi della Lotus, e il livello di ottimismo per le prossime fasi del campionato?
RG: Bene, se pensiamo al trend da inizio anno, abbiamo migliorato costantemente, siamo arrivati in Q3 per la prima volta in Cina, e quindi in griglia a Barcellona. Penso che stiamo andando bene in gara per tenere dietro le Ferrari. Il lavoro fatto sta andando nella giusta direzione, comprendiamo sempre meglio la nostra vettura, e ovviamente, se riuscissimo a piazzarci quinti in griglia a Monaco sarà molto più facile difendere la nostra posizione. Non sai mai cosa otterrai quando arrivi a Monaco. È un tracciato specifico. Ma spero che avremo la stessa auto che abbiamo avuto a Barcellona. Allora potremmo piazzarci in Q3 e ottenere ancora punti.
Q: Guardando ai tuoi risultati qui in passato, Monaco non rappresenta un buon terreno di caccia per te, sia in Formula 1 che nelle categorie minori. Perchè? Cosa ne pensi?
RG: Penso non sia molto carino da dire. Ho fatto la pole in GP2 e ho vinto la gara – ma dall’altro lato si deve guardare agli incidenti, ho un buon record e alcune curve le conosco molto bene. A essere sincero, l’anno scorso ho completamente buttato via il weekend e in qualsiasi posizione mi trovassi sarebbe stata la stessa cosa. Quindi devo solo provare a non rifarlo. Bisogna rispettare la pista. Qualsiasi errore è più ovvio qui che da qualsiasi altra parte – ma sono sempre stato veloce, quindi proverò a tenerlo a mente rimanendo lontano dai guard-rail.
Kimi Raikkonen,allora pilota Lotus ha concluso la scorsa edizione in decima posizione, pur partendo quinto, in gara ha forato uno pneumatico.
Q: Kimi, un altro vincitore di Montecarlo, consideri una vittoria qui più importante di altre gare? Come ti sentivi quando hai finalmente spuntato la vittoria a Monaco sull’elenco delle cose da fare prima di morire?
KR: Certamente qui le cose sono andate abbastanza bene in passato, altre volte no. Ci sono molte cose che possono inficiare il tuo risultato alla fine. Gli anni scorsi non sono stati i migliori e spero che quest’anno vada un po’ meglio, spero di ottenere dei buoni punti – ma ovviamente è troppo presto per dire come sarà la macchina. Tutto è diverso dall’anno scorso e quindi dobbiamo solo essere aperti mentalmente e provare a fare il meglio possibile.
Q: La spagna per te è stata un punto di svolta nel cercare di sfruttare tutto il potenziale della Ferrari? Qual è stata la differenza per te in quella gara? E inoltre, puoi dirci qualcosa sulla tua analisi della strategia di quella gara a posteriori?
KR: Siamo andati abbastanza bene in altre gare ma certamente abbiamo avuto dei problemi in gara o in prova e abbiamo un po’ scompigliato il quadro complessivo. Ma chiaramente la scorsa gara è andata un po meglio. Onestamente dove siamo finiti, sesto e settimo, non è certamente il risultato conforme alle nostre ambizioni di team, e quindi abbiamo ancora molto lavoro sporco da fare. Miglioriamo le cose un po’ alla volta ma le altre squadre stanno anch’esse migliorando e quindi non è un singolo elemento positivo che ci porta improvvisamente davanti. Sappiamo come funziona e sappiamo quante cose dobbiamo migliorare ma continuiamo a lavorare duro, sicuramente un giorno saremo là davanti.
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