22 settembre 2013 – Nel GP di Singapore, la Red Bull di Sebastian Vettel è protagonista di un dominio assoluto, senza eguali ne precedenti nella storia della F1 moderna. Il tedesco è protagonista di una gara passata dall’inizio alla fine al comando, senza sbavature ne errori di concentrazione. Alonso, secondo, è protagonista di una gara notevole ma, come al solito, non basta.
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Alla partenza Fernando Alonso scatta in maniera eccellente dalla sua settima piazza, andando a conquistare la terza posizione già alla prima curva. Il resto delle posizioni rimane pressoché invariato, con Vettel che viene debolmente insidiato da Nico Rosberg. Insidia, questa, che non dura più di due curve, con il tedesco che comincia una delle sue gare tipo, spingendo nei giri iniziali di corsa per mettersi al riparo da qualsiasi inconveniente eventuale. Il tedesco della Red Bull, lo sappiamo, in questo è un maestro.
Vettel-Rosberg-Alonso è il trio di testa fino al primo pit stop, quando lo spagnolo della Ferrari, fermandosi per primo, all’uscita si ritrova dietro la Force India di Paul di Resta che gli fa perdere ulteriore tempo nella sua “rincorsa”.
Al giro 25 c’è forse l’unico brivido di questo gran premio di Singapore: Daniel Ricciardo si stampa a muro provocando l’ingresso della safety car. E’ il primo incidente in carriera per l’australiano, compagno di squadra di Vettel per la prossima stagione. Lo strapotere Red Bull lo si capisce, per chi avesse avuto ancora dubbi, dopo il rientro della vettura di sicurezza ai box: Sebastian Vettel guadagna oltre due secondi al giro di media su Nico Rosberg. La cosa continua per parecchi giri, consentendo a Vettel di riguadagnare quel distacco annullato pocanzi. E’ una progressione impressionante ma il vero motivo di questo ritmo è il guadagnare quanto più possibile su Fernando Alonso, che in occasione della SC si era fermato ai box per cambiare gomme mentre il tedesco no. In realtà Alonso sarebbe potuto essere, in linea teorica, l’unico altro contendente alla vittoria finale.
La mazzata finale di Vettel su tutto il resto del gruppo arriva quando, in occasione del secondo pit stop del tedesco, il box Red Bull gli monta le gomme super soft non utilizzate ieri nell’ultimo stint di qualifica. E’ di fatto la fine di ogni speranza per chiunque. Il tedesco arriva a guadagnare anche fino a 3 secondi in un solo giro. Dopodiché nessun’altra emozione in quel di Singapore.
Alonso arriva secondo, dietro Vettel, per il terzo gran premio consecutivo dopo Belgio e Italia. Raikkonen, terzo, completa il podio formato da tutti campioni del mondo. Buone anche le gare delle due McLaren che, per molto tempo, hanno lottato per il gradino basso del podio. Webber, invece, si ritira a pochi km dal termine per un problema tecnico.Sebastian Vettel conquista quindi il grand chelem, come lo chiamano gli inglesi, che equivale alla sua 33esima vittoria in carriera. Tra i piloti in attività nessuno ha i suoi numeri. Sessanta punti di vantaggio su Alonso e altra mandata alla porta, già blindata, del suo quarto titolo mondiale.
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L’ordine di arrivo del GP di Singapore 2013:
Pos.
Pilota
Team
Gap
1 Sebastian Vettel Red Bull Racing-Renault -
2 Fernando Alonso Ferrari +32.6 secs
3 Kimi Räikkönen Lotus-Renault +43.9 secs
4 Nico Rosberg Mercedes +51.1 secs
5 Lewis Hamilton Mercedes +53.1 secs
6 Felipe Massa Ferrari +63.8 secs
7 Jenson Button McLaren-Mercedes +83.3 secs
8 Sergio Perez McLaren-Mercedes +83.8 secs
9 Nico Hulkenberg Sauber-Ferrari +84.2 secs
10 Adrian Sutil Force India-Mercedes +84.6 secs
11 Pastor Maldonado Williams-Renault +88.4 secs
12 Esteban Gutierrez Sauber-Ferrari +97.8 secs
13 Valtteri Bottas Williams-Renault + secs
14 Jean-Eric Vergne STR-Ferrari + secs
15 Mark Webber Red Bull Racing-Renault +1 Lap
16 Giedo van der Garde Caterham-Renault +1 Lap
17 Max Chilton Marussia-Cosworth +1 Lap
18 Jules Bianchi Marussia-Cosworth +1 Lap
19 Charles Pic Caterham-Renault +1 Lap
20 Paul di Resta Force India-Mercedes +7 Lap
Ret Romain Grosjean Lotus-Renault +24 Laps
Ret Daniel Ricciardo STR-Ferrari +38 Laps
F1 | GP Singapore 2013 – La Red Bull non ha egualiF1Sport.it - F1 Formula 1 F1 Tecnica F1 News Team Analisi