Roma, 12 giugno – Il team principal della Red Bull, Chris Horner, è tornato sull’argomento testgate, rinnovando le accuse verso la Mercedes rea di aver tenuto un simile test del tutto nascosto.
Non è bastata la soddisfazione per la vittoria in Canada, la prima Red Bull in Nord America, Chris Horner si è anche tolto qualche “sassolino dalla scarpa” prima di ritornare in Europa. La vittima è sempre la Mercedes, che secondo il boss della compagine austriaca avrebbe violato gravemente il regolamento e lo spirito con cui si affronta il campionato.
“Comprendiamo chiaramente le ragioni della Pirelli” ha commentato Horner. “E’ normale che abbiano bisogno di kilometri per sviluppare gli pneumatici; piuttosto mi lascia sconcertato l’operato della Mercedes la quale, non curante del regolamento, ha girato con una monoposto attuale (violando l’articolo 22, ndr) mentre noi altri al massimo potevamo mettere a disposizione una vettura di due anni più vecchia. L’equipe dei tecnici avrà senz’altro raccolto un importante feedback sul progetto e potrà valersene per eliminare i problemi di degrado”.
“La cosa che però più mi ha stupito è di aver scoperto tutto per caso. Se non fosse stato per quello ‘scoop’ a Monaco, probabilmente non avremmo saputo mai nulla. Questo lede l’immagine di trasparenza cercata dalla FIA,” ha concluso.
Se questo è solo l’antipasto di quanto accadrà il 20 giungo nelle aule del Tribunale Internazionale, possiamo esser certi che primo piatto andrà indigesto a diverse persone.
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