
Dalla prima piazza partirà colui che può essere definito come il vero incompiuto di questo avvio di campionato. Lewis Hamilton, infatti, ha colto la terza pole position stagionale dopo quelle in Australia e Malesia, anche se, fino ad ora, non è mai riuscito a confermarsi in gara. La dimostrazione di forza manifestata oggi dal britannico è stata importante (oltre mezzo secondo di margine inflitto a Maldonado ed Alonso), tuttavia la costanza sul passo gara della McLaren e, soprattutto, la gestione degli pneumatici restano un punto interrogativo. Ricordiamo, comunque, che a Barcellona negli ultimi 10 anni per 9 volte si è imposto il pole-man, in quanto sul circuito catalano risulta molto arduo effettuare dei sorpassi.
Al bersaglio grosso punteranno il francese Romain Grosjean (quarto) ed il finlandese Kimi Raikkonen (quinto), i quali possono fare affidamento su una Lotus che nelle prove libere ha sfoderato un passo gara impressionante, con un degrado delle gomme ancora una volta migliore rispetto a quello delle rivali. Da loro dovrà guardarsi Fernando Alonso ed in questo senso potrebbe rivelarsi decisiva la partenza.
Senza infamia e senza lode le prestazioni della Mercedes, apparsa in palese difficoltà nelle curve lente ed oggettivamente non in grado di ambire ad un piazzamento sul podio. Rosberg, settimo, ancora una volta ha preceduto Michael Schumacher, nono, il quale ha tuttavia deciso di conservare una mescola di gomme nuove per la gara.
Sulla pista iberica si è trovata a proprio agio la Sauber, che ha piazzato il sempre più brillante Sergio Perez in sesta posizione ed il giapponese Kamui Kobayashi in decima: nel Gp domenicale, però, la vettura elvetica dovrà dimostrare di aver raggiunto quella consistenza necessaria per non perdere un buon numero di posizioni.
Destano scalpore, inoltre, le eliminazioni nella Q2 di Mark Webber (dodicesimo) e Jenson Button (undicesimo). Se l'australiano ha pagato a caro prezzo un errore strategico della Red Bull, che ha preferito preservare gli pneumatici ormai convinta che il crono fatto registrare dal proprio pilota fosse sufficiente per la qualifica al turno successivo, lo stesso non può dirsi per il veterano d'Oltremanica, che per tutto il fine settimana non ha trovato il giusto feeling con la McLaren, accusando notevoli problemi di sottosterzo. E dire che Hamilton vola...
Un discorso analogo, ma in proporzioni molto più ampie, si può fare per Felipe Massa. Il pilota della Ferrari, in questa stagione mai approdato in Q3, partirà addirittura 17mo e, considerando la grande impresa compiuta da Fernando Alonso, i limiti attuali del brasiliano vengono sempre più ingigantiti.
Ancora una volta, infine, è emerso come l'attuale campionato sia il più equilibrato ed incerto degli ultimi anni, in cui anche le scuderie di cosiddetta 'seconda fascia' riescono di tanto in tanto a graffiare. L'impressione è che proprio questa grande incertezza possa rivelarsi l'alleato più prezioso per la Ferrari, che, ora più che mai, è convinta di poter lottare per l'iride con il mai domo Alonso.
http://www.f1passion.it/2012/05/f1-qualifiche-gp-spagna-2012-fernando-con-le-unghie-e-con-i-denti/ Federico Militello