29 ottobre 2013 – Domenica sera la Federazione è stata chiamata agli straordinari per verificare la regolarità del T-Tray della RB9 dopo alcune ipotesi-”accuse” formulate da Gary Anderson, ex ingegnere di Jordan e Stewart.
L’ex tecnico, ora commentatore per la BBC inglese, aveva infarto ipotizzato, la possibilità che la Red Bull riuscisse ad alzare il suo T-Tray dopo che questo si fosse surriscaldato a causa dello sfregamento con l’asfalto. Anderson infatti basava la sua teoria su quanto visto attraverso le telecamere termiche montate sulla Red Bull, che evidenziavano una temperatura molto alta nella zona dello splitter.Molti, nel paddock affermano che i top team abbiano qualche tipo di sistema che riesca ad alzare il pattino anteriore, e in questo modo avvicinare ancor di più la parte anteriore della vettura al suolo. La Force India ad esempio non si è mai nascosta ed ha sempre parlato di una vera e propria cospirazione dei top team (fonte Auto Motor Und Sport).
Joe Bauer delegato tecnico della FIA, nel tentativo di mettere a tacere queste ipotesi/accuse ha effettuato una verifica mai eseguita prima. Ha infatti volutamente fatto riscaldare il T-Tray della Red Bull fino a 300°C, per verificare se questo si spostasse dalla sua posizione originale. A fine test si è potuto quindi verificare che il pattino, seppur surriscaldato, non si muoveva e che quindi la Red Bull di Sebastain Vettel era assolutamente regolare.
Per chi volesse saperne di più sul T-Tray o Splitter, vi indichiamo il nostro articolo [qui]
F1 | La FIA ha verificato la Red Bull di VettelF1Sport.it - F1 Formula 1 F1 Tecnica F1 News Team Analisi