Torino, 16 giugno 2013 – La F1 è ormai giunta alle gare estive, quelle che arriverrano a segnare, con il Gp d’Ungheria, il giro di boa del mondiale. Se i Top Team lottano già in chiave mondiale e se i team da metà classifica lottano per un piazzamento nel costruttori, gli animatori delle retrovie dello schieramento, sfruttano ogni occasione per avvicinarsi al tanto ambito decimo posto assoluto nella classifica delle case.
Con l’uscita di scena della HRT a fine 2012, la lotta si è ormai racchiusa tra Caterham e Marussia. Il team malese aveva promesso di sorprendere tutti, visto anche l’arrivo di componenti Red Bull (retrotreno) e del motore Renault. I promettenti risultati annunciati, ovvero, diventare un team da centro classifica, ad oggi non sono ancora stati portati alla realtà. Comprensibile visto anche il poco tempo a dispozione del team. Quello che manca, sembrerebbe un salto di qualità vero e proprio. Il limite dei driver è ormai noto, soprattutto in termini di sviluppo. Charles Pic alla sua seconda stagione da una parte e Giedo Van der Garde alla sua prima stagione dall’altra. Tutti fattori che non aiuto il team di Tony Fernandes. La Caterham ha certamente strada da fare ma potrebbe essere un buon trampolino di lancio per i giovani piloti, il Driver Academy sembra già dare qualche frutto con l’inserimento del giovane Alexander Rossi, pilota americano che ha già preso parte alla prima sessione di prove libere in Canada, stesso discorso vale per Ma Qinghua, giovane driver cinese. Con il passare degli anni, questa scuderia potrebbe divetare una realtà come la Toro Rosso, soldi e sponsor permettendo.
L’altra pretendente alla lotta è la Marussia, il team Anglo-Russo si è presentato ad inzio stagione con due rookie come Max Chilton e Jules Bianchi. Come per la Caterham, vale lo stesso discorso di un progetto a lungo termine. Il risultati sono certamente migliori, basta citare il 13esimo posto di Bianchi in Malesia o il 14esimo posto di Chilton a Monaco, risultati che fanno ben sperare per il finale di stagione. Sorprende che questa piccola scuderia sia così avanti rispetto alle aspettative pur avendo l’unico motore Cosworth dello schieramento. L’ingaggio di Jules Bianchi è stata certamente un mossa a doppio taglio. La Ferrari ha l’occasione di far maturare un giovane del Ferrari Driver Academy e la Marussia ha da poco ottenuto la fornituta di motori Ferrari per il 2014, l’anno dei turbo. Per il risultato finale, ad oggi la scuderia di Booth sembra meglio piazzata, dovranno puntare sulla costanza.
Fra i team ancora a zero punti, purtroppo, spunta la Williams. Sembrerebbe quasi follia far rientrare nella lotta per le retrovie un team con una storia simile, i risultati però, parlano chiaro. Ancora zero punti su sette gare e ancora niente miglioramenti. Il terzo posto in qualifica di Valtteri Bottas resta l’unica luce dell’intera stagione. La Williams non somiglia nemmeno lontanamente al team outsider dello scorso anno. La carenza di budget si fa sentire, una macchina senza troppe pretese, difficile da guidare per i piloti e da capire per gli ingegneri. Se non arriveranno aggiornamenti significativi, sarebbe meglio portarsi avanti per il 2014.F1 | La lotta delle retrovie, c’è anche la WilliamsF1Sport.it - F1 Formula 1 F1 Tecnica F1 News Team Analisi