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F1 | La Lotus che vedremo a Monza

Da Tony77g @antoniogranato

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2 Settembre 2013 – E ben noto che Monza è il circuito che tra tutti quelli presenti nel calendario iridato richiede il minor carico aerodinamico. Per questo i vari team di F1 preparano soluzioni aerodinamiche specifiche per il GP di Monza. Anche la Lotus ovviamente porterà delle sue soluzioni aerodinamiche dedicate, vediamo insieme quali potrebbero essere quelle preparate dal team di Enstone per la sua E21.

Molto atteso a Monza sarà l’introduzione sulla Lotus E21 del passo allungato. Sembrava che questo potesse già debuttare a Spa sulla sola vettura di Grosjean ma, a causa di alcuni ritardi nell’esecuzione dei test sulle nuove parti, il tutto è stato rimandato di 15 giorni. La vettura a passo lungo, quindi, sarà introdotta a Monza, circuito veloce che premia proprio questo tipo di soluzione. Il passo lungo infatti consentirà alla Lotus di trovare quell’ulteriore grip meccanico preziosissimo quando si viaggia con appendici alari molto scariche. L’allungamento previsto della vettura sembra sia di ben 100 mm e questo verrà ottenuto agendo sulla geometria delle sospensioni anteriori che verranno spostate e inclinate in avanti.

Dal disegno sotto è possibile vedere le probabili modifiche che subirà la Lotus E21:

lotus_disegno_lotus

Molto probabile che come avvenne per la Mercedes nel 2010, sia necessario un riadattamento in avanti anche dell’ala anteriore per non interferire troppo con le due gomme anteriori. L’impatto dell’aria sulle gomme potrebbe infatti creare dei fenomeni di disturbo anche all’ala anteriore che per questo potrebbe essere spostata in avanti di qualche centimetro.

Dubbio l’utilizzo del DRD o DRS passivo. Se da una parte Monza è forse la pista più adeguata e proficua per l’utilizzo di questo particolare dispositivo di riduzione del DRAG, dall’altra Alan Permane, Direttore delle Operazioni in Pista della Lotus avrebbe dichiarato che non varrebbe la pena provarlo ulteriormente a Monza e Singapore. (fonte Auto Motor und Sport n.d.a.)

Rimane quindi il dubbio sul tipo di ala che la Lotus utilizzerà. Inizialmente era sembrato che proprio grazie all’impiego del DRD, non fosse necessario  l’utilizzo di ali particolarmente scariche. Il DRD infatti consentirebbe di scaricare sufficientemente l’ala posteriore durante i lunghi rettilinei e quindi di poter mantenere l’ala standard, più carica, nelle curve veloci del circuito brianzolo. Ancora non è chiaro quindi quale sarà la scelta che farà la Lotus, se porterà delle ali a basso carico e metterà in soffitta definitivamente il DRD, o se invece, continuerà ad utilizzarlo senza ritoccare troppo l’ala posteriore.

Confermate invece le tre pinne verticali sulle fiancate della monoposto.

pinne_lotus

Queste tre pinne dovrebbero aiutare a riordinare le turbolenze create dalle gomme in un area delicata della monoposto. Grazie proprio infatti allungamento del passo vettura, ora l’area tra gomme anteriori e le pance è maggiore e potrebbe risultare più agevole lo smaltimento di queste turbolenze nocive.

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