24 luglio 2015 – In Ungheria, pista da alto carico aerodinamico, ci si aspettavano molte novità tecniche da parte delle squadre, invece non sono stati moltissimi gli aggiornamenti portati a Budapest. Qualcuno invece ha fatto dei passi indietro nelle scelte tecniche tra queste la Ferrari che accantona alcune novità delle ultime gare e la Red Bull che riprende invece il concetto dei mozzi soffiati, abbandonato sue gare prima.
di Antonio Granato Segui @antoniogranato
Ferrari:
Era molto attesa in Ungheria per vedere come avrebbe risposto alla Williams dal punto di vista tecnico che nelle ultime gare aveva raggiunto, se non addirittura scavalcato, la rossa nelle prestazioni. La Ferrari però stupisce tutti portando in pista una vettura a cui sono state eliminate alcuni degli ultimi aggiornamenti aerodinamici che erano stati introdotti ultimamente.
Dal fondo è stato eliminato il doppio profilo verticale a deriva che era stato introdotto in Austria ed utilizzato anche a Silverstone. Una modifica che tentava di deviare i flussi in modo più efficace verso il diffusore, evitando i disturbi delle turbolenze generate dalle gomme posteriori.
Nella versione precedente una parte dei flussi passavano internamente alla deriva, nelle versione aggiornata invece venivano “canalizzati” attraverso il soffiaggio ricavato dalla separazione dei due elementi e guidati in modo più preciso nella zona desiderata. Questo avrebbe dovuto rendere più efficace l’azione del diffusore ma al momento il cambio di rotta in casa Ferrari fa protendere per l’idea che anche questa soluzione non abbia dato i risultati che si volevano ottenere.
Sotto le due soluzioni a sinistra quella vecchia ora ripresa dalla Ferrari per il GP d’Ungheria
Ripensamenti anche riguardo le scelte introdotte nella zona del t-tray, anche queste introdotte in Austria, quindi due gp fa. Alla versione aggiornata vista per la prima volta in Austria erano stati aggiunti due piccole profili verticali sopra le canalizzazioni esterne. Un intervento di micro aerodinamica che avrebbe dovuto aiutare lo scorrimento dei flussi nella zona centrale del “vassoio” evitando che questi interferiscano con quelli dalle canalizzazioni esterne.
Le due soluzioni sopra quella precedente ora ripresa per il GP d’Ungheria e sotto quella che era stata aggiornata in Austria
I due profili in azzuro che avrebbero dovuto separare in modo migliore i flussi interni alla canalizzazione da quelli nella zona centrale del “vassoio” del t-tray.
Dubbi anche sull’ala anteriore da utilizzare sulla SF15-T che nella prima giornata Ungherese ha portato avanti un lavoro di comparazione tra la nuova ala (portata per la prima volta a Silverstone lo scorso GP) e quella utilizzata precedentemente. Sotto l’immagine comparativa con descrizione completa in questo articolo.
Williams:
Se la Ferrari sceglie vecchie soluzioni, la Williams invece continua a sfornarne di nuove. Aggiornamenti che, visti i risultati, sembrerebbero proprio funzionare come si aspettavano i tecnici inglesi. Il team di Groove infatti non si ferma nello sviluppo della sua FW37 ed in Ungheria porta una nuova ala anteriore disponibile però per il solo Bottas (più avanti nella classifica piloti).
Nel disegno sopra la nuova e la vecchia ala. La nuova ala è stata dotata di una canalizzazione o “tunnel” (vedi tratteggio azzurro) sul lato interno della paratia verticale ispirata chiaramente alla soluzione utilizzata dalla Mercedes che ha portato in pista questo tipo di applicazione nel corso del GP di Cina. Soluzione che dovrebbe garantire un maggior carico aerodinamico grazie a questa serie di slot che sono stati aggiunti all’interno della canalizzazione. Per far spazio a questa canalizzazione o “tunnel” ovviamente è stato rivisto anche l’andamento del bordo d’entrata del main-plane con una curvatura rivista e con il riccio finale spostato più all’interno. Inoltre è stato aggiunto anche un profilo orizzontale all’esterno della paratia verticale evidenziato dal cerchio azzurro che aiuterà a generare carico ma allo stesso tempo a stabilizzare il profilo anteriore.
Sotto il profilo Mercedes a cui chiaramente la Williams si è ispirata in un disegno che realizzammo in occasione del GP di Cina, qui trovate l’articolo completo
Red Bull:
Torna su i suoi passi anche la Red Bull, ma riprendendo però una soluzione che aveva accantonato due GP fa. Era stato infatti deciso, in modo inatteso, di accantonare la soluzione sull’asse anteriore dei mozzi soffiati, soluzione che è stata ripresa e installata nuovamente sulla vettura portata a Budapest. Non sembrano essere presenti variazioni rispetto alla specifica impiegata in precedenza, almeno da quello che è stato possibile vedere esternamente. Ricordiamo che questa soluzione tecnica: estrae l’aria calda dal cerchio ed oltre ad avere una funzione di raffreddamento dell’impianto frenante, ha la capacità di ridurre le turbolenze nella zona delle ruote anteriori. Forzando l’estrazione dell’aria calda dal cerchio produce una forte depressione interna che favorisce l’aspirazione dell’aria nella zona interna al pneumatico, ripulendo la zona tra gomma e telaio dalle turbolenze nocive, migliorando per tanto l’efficenza aerodinamica della vettura.
Mercedes:
Non cambia molto la Mercedes sulla sua vettura e per quanto visto in pista al momenti in effetti non ha bisogno di interventi urgenti. Nella giornata di ieri però (verifiche tecniche del giovedi) ha mostrato un nuovo monkey-seat posteriore che sostituisce quello “scatolato” che già utilizzava sin dalla passata stagione. Il nuovo profilo posteriore è stato decisamente semplificato e probabilmente reso più scarico. Segno evidente che la Mercedes non ha affatto problemi di carico al posteriore, ed infatti, il profilo è stato utilizzato solo nelle prime prove libere per poi essere rimosso per le prove libere 2.
Nei disegni sotto la nuova soluzione sopra (evidenziata in azzurro) e la vecchia soluzione più carica sotto.
F1 Le novità tecniche viste in UngheriaF1Sport.it - F1 Formula 1 F1 Tecnica F1 News Team Analisi