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F1 | Mercato piloti: Addii e conferme negli ultimi Gp.

Da Tony77g @antoniogranato

Pietro SacconeF1Sport.it

3 novembre 2014 – Mancano 611 chilometri e 264 metri alla fine del Mondiale, con il solo verdetto del titolo piloti da essere emesso, in una lotta a due tra Lewis Hamilton e Nico Rosberg. Molti sedili cambieranno, ci sono trasferimenti importanti ed a loro modo storici. Tra tensione, rispetto, nostalgia e voglia di chiudere bene, come affronteranno i protagonisti del mercato gli ultimi giri del 2014??

Passione, nostalgia, tensione e voglia di riscatto. Ci sono sentimenti contrastanti tra i piloti in procinto di salutare la loro scuderia e cambiare sedile. Casi diversi e rapporti diversi, con il comun denominatore che tutti vogliono salutare la vecchia squadra in bellezza e mettere l’acquolina in gola al nuovo team.

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Lo scambio più clamoroso è quello che porterà Alonso lontano dalla Ferrari con al suo posto il rivale storico Sebastian Vettel, 4 volte campione del Mondo. Tra Fernando e la Ferrari la tensione c’era da tempo; nei mesi scorsi c’è stato uno scambio di messaggi spesso velenoso, sfociato nel divorzio dopo gli addii di Stefano Domenicali e Luca Cordero di Montezemolo. Alonso ha dato sempre il massimo per la scuderia, lottando con il coltello tra i denti come da suo stile. Non c’è ancora stato un annuncio, ma il passo d’addio con nuova destinazione McLaren Honda è ormai certo. L’asturiano correrà per l’orgoglio, come visto ieri nel duello con Sebastian Vettel per la sesta posizione e per il giro veloce. Proprio Vettel prenderà il suo posto in Ferrari. Giudicato più ‘uomo squadra’ ed idoneo allo sviluppo del nuovo progetto rispetto al collega dai vertici di Maranello, il pilota dei record sarà il compagno di squadra dell’amico Kimi Raikkonen. Il distacco tra Seb e la Red Bull è traumatico. Da tempo la scuderia anglo-austriaca non reputa più Vettel un uomo di casa, fatto reso evidente con strategie indecifrabili (in Canada lo stop gli valse il sorpasso di Ricciardo che vinse, ma anche Belgio, Giappone dove solo la bandiera rossa ha lasciato intonso il podio dopo un pit stop inutile, per arrivare ad una possibile rimonta da record ostacolata ieri). Dopo 6 anni, 4 titoli mondiali e 38 gare vinte, fa strano vedere un saluto così pieno di fastidio. Con Mateschitz che non permetterà a Vettel di partecipare ai test di Yas Marina da pilota ferrarista. Vettel nelle ultime gare ha rispolverato la spada, dimostrando vitalità e sicuramente vorrà lanciare un messaggio provando a cercare la 40° vittoria tra Interlagos ed Abu Dhabi.

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In McLaren sarà, probabilmente, Jenson Button a lasciare. Con le frecce d’argento dal 2010, JB ha conquistato 8 gare con il team di Woking, l’ultima in Brasile nel 2012, oltre ad essere stato vice-campione del Mondo nel 2011. Dai team radio di Austin, si nota una certa tensione tra il pilota ed un team che, nonostante la costante capacità di lottare ed il comportamento impeccabile, non sente più suo. Se sarà confermato il suo allontanamento, probabilmente Button non correrà più in F1. Aspettiamoci grande voglia di un ultimo podio!Più salda la posizione di Kevin Magnussen, un podio nella stagione d’esordio ed il fantasma di Romain Grosjean da scacciare.

Proprio Grosjean potrebbe salutare la Lotus. Dopo un 2012 da pericolo pubblico (raccogliendo comunque 3 podi) che lo ha fatto finire in psicoterapia ed un 2013 con 4 presenze a podio, il francese si è ritrovato coinvolto nella crisi nera della scuderia. Arrabbiato e troppo spesso furioso via radio con la scuderia, proprio dagli States ha ricordato l’esistenza di una clausola che può liberarlo a fine stagione. La sua speranza si chiama McLaren Honda, dove lavorerebbe con Fernando Alonso, anche se non è da escludere che in questo caso il saluto possa arrivare tra un anno.

Immalinconito ed arreso sembra Esteban Gutierrez. Mai a punti, il messicano sembra spinto sull’orlo del baratro dall’ingaggio in Sauber di Marcus Ericsson. Non ci sono certezze, Gutierrez ha uno sponsor importante alle spalle e deve correre questi GP per convincere Monisha Kantelborn a tenere lui e non Sutil.

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E’ un saluto pieno di gratitudine quello di Daniil Kvyat alla Toro Rosso. Il russo, ingaggiato giovanissimo dal team satellite della Red Bull e divenuto il più giovane pilota a punti della storia, approderà alla casa madre per sostituire Sebastian Vettel, a scapito di Jean Eric Vergne. Il francese, deluso dall’ennesimo gesto di snobismo da parte della Red Bull, si è rinvigorito e con manovre da pilota vero sta provando a rimandare i saluti e tenersi stretto il volante faentino al fianco del giovanissimo Max Verstappen. Da Kvyat e Vergne bisogna dunque aspettarsi due gare decise, per lasciare da eroe e per restare da protagonista.

Chi ha deciso di non salutare, per ora, è Nico Hulkenberg. Il tedesco della Force India ha da poco rinnovato per una stagione con la scuderia di Vijay Mallya, tenendo aperta la porta dei sogni per la Ferrari 2016, con obbiettivo di formare una coppia tedesca con Vettel e lavorare al piano di rilancio in pista della Ferrari. Come fu per un loro illustrissimo connazionale….

 

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