Maranello, 15 Giugno 2014 – Dopo il tam tam mediatico sviluppatosi successivamente alle fraintese dichiarazioni di uscita dalla F1, Montezemolo chiede uno sforzo collettivo per affrontare i problemi della Formula 1.
Giorni fa Montezemolo aveva espresso tutto il suo malessere per la massima categoria in un intervista rilasciata al Wall Street Journal, queste le sue parole;“La formula uno non sta funzionando, è in declino perchè la FIA ha dimenticato che le persone guardano le gare per l’ emozione che ne deriva. “
Un messaggio diretto ai vertici FIA, a chi ha rappresentato per anni l’emblema del successo Ferrari, Jean Todt. Continua poi -“Nessuno vuol vedere i piloti salvare gli pneumatici o risparmiare benzina. Loro vogliono vederli spingere dall’inizio alla fine. È uno sport, ma anche uno show.”
Dichiarazioni che sono arrivate a ridosso della 24 ore di Le Mans, competizione per la quale Montezemolo non ha escluso un futuro interessamento. L’ insieme di questi pensieri aveva scatenato i rumors mediatici di un possibile addio della Ferrari dalla Formula 1. Voci prontamente smentite dai vertici stessi della Scuderia.
Sono odierne tuttavia le dichiarazioni al sito Ferrari.com, nella quale il presidente chiede un incontro con gli addetti ai lavori, per discutere del futuro della categoria, ai suoi occhi in declino e sempre meno interessante per il pubblico giovanile, proprio in virtù di questo, nella sua “chiamata alle armi” Montezemolo chiede l’ aiuto anche di pezzi grossi del social e del web, come Google e Apple, “che lavorano in funzione delle persone”.
Sono quindi diversi i toni usati dal Presidente, non minacce, ma un invito al dialogo quello contenuto nella lettera inviata a Bernie Ecclestone e CVC Capital. Si cerca l’ interesse della Formula 1, quello dello spettacolo, dei tifosi.
Viene da chiedersi quale sarebbe stato lo scenario se Ferrari avesse fatto valere il diritto di veto, in sede di stesura dei regolamenti.
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