1 maggio 2014 – A poche ore dalle celebrazioni per il ventennale dalla scomparsa di Ayrton Senna, il presidente della Ferrari Luca Cordero di Montezemolo dichiara pubblicamente quello che in molti hanno sognato negli anni ’90.
Ecco le parole rilasciate da Montezemolo sul sito ufficiale Ferrari:
“Lui voleva la Ferrari e io lo volevo in squadra. Poiché era in Italia per il Gran Premio di San Marino, ci incontrammo nella mia casa di Bologna mercoledì 27 aprile. Parlammo a lungo e mi disse in modo chiaro che voleva chiudere la sua carriera alla Ferrari dopo esserci andato vicino qualche anno prima. Ci accordammo per rivederci presto in modo da capire come superare i vincoli contrattuali che aveva in quel momento. Entrambi concordavamo sul fatto che per un pilota come lui la Ferrari sarebbe stata il normale sbocco per rendere la sua carriera, già brillantissima, addirittura unica. Purtroppo il destino portò via a tutti gli sportivi Ayrton e Roland Ratzenberger in uno dei weekend più tristi della F1. Di Senna ricordo la gentilezza e la sua semplicità che sembrava quasi timidezza, in netto contrasto con il Senna pilota, un combattente sempre determinato ad ottenere il massimo”.
Parole di circostanza o realtà? Purtroppo davanti a questo dilemma c’è l’insormontabile destino di quel maledetto primo maggio. Di sicuro Senna alla Williams non si trovava come sperava, ma rimane il fatto che prendere accordi nascosti con altri team dopo due gare rimane, forse, troppo presto. La Williams era il top per ogni pilota, mentre la Ferrari stava uscendo, a fatica, da uno dei periodi più neri della sua storia. Senna di “treni rosso Ferrari” ne vide passare ben due. Il primo nel 1986 quando Senna ebbe un’incontro a Maranello con Ferrari (dichiarate dallo stesso Drake) che però portò ad un nulla di fatto. Il secondo nel 1989 quando Fiorio fece firmare un famoso pre-contratto a Senna, che non avvenne per la ferrea opposizione di Prost, che porterà all’allontanamento dell’ingegnere torinese. Comunque sia andata, possiamo dire che in entrambi i casi non fu colpa di Senna se le strade rimasero separate. Significative sono state le parole rilasciate proprio da Cesare Fiorio su quella trattativa: “Mi ha cambiato la vita” e ancor di più quelle pronunciate da Senna ad Imola nel 1991: “Vedi quelle tribune? (mentre indicava col dito le tribune della Tosa ndr) Quando correrò per la Ferrari cadranno giù per l’entusiasmo”.
F1 | Montezemolo : ” Senna voleva la Ferrari e io volevo lui”F1Sport.it - F1 Formula 1 F1 Tecnica F1 News Team Analisi
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