Il Gp d’Italia è ormai alle porte e ci si appresta a vivere una gara che, dal punto di vista tecnico, riproporrà, ancora una volta, soluzioni aerodinamiche da basso carico e in taluni casi forse anche estreme.
Le caratteristiche uniche del circuito di Monza, infatti, esaltano le capacità velocistiche delle varie monoposto, richiedendo quindi un’elevata capacità di penetrazione aerodinamica e tanti cv motore. Un tracciato su cui si possono raggiungere velocità di punta da capogiro, come quella registrata da Montoya su McLaren nel 2005 pari a 372,2 km/h (registrata durante lo svolgimento di test pre-gara).
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