F1, nel Gp di Cina la Pirelli punta sulle medie e soft come in Australia

Creato il 06 aprile 2015 da Stivalepensante @StivalePensante

Medie e soft, come in Australia. Queste le scelte Pirelli per il Gran Premio di Cina, che ha regalato alcune gare decisamente caratterizzate dalla strategia in tema di pneumatici. Curve veloci, un asfalto liscio, tanti punti ideali per i sorpassi: sono queste le chiavi di lettura di un circuito che il P Zero Bianco medio e il P Zero Giallo soft sanno bene come affrontare, in condizioni ambientali generalmente non molto calde.

(autosprint.corrieredellosport.it)

La Pirelli opta per pneumatici medi e soft per il Gp della Cina. “In Cina troviamo spesso tempo variabile, ma con temperature di solito parecchio inferiori a quelle che abbiamo sperimentato due settimane fa in Malesia – le parole di Paul Hembery, direttore Motorsport Pirelli -. Un anno fa il meteo fu abbastanza stabile, con temperature fresche. Ma gli anni precedenti sono stati caratterizzati anche da tempo mutevole, e questa è una variabile che potremmo incontrare nuovamente il prossimo week-end”. Il circuito di Shanghai impone lo stress maggiore sull’anteriore sinistra – spiega Hembery -, mentre le grandi necessità di trazione mettono a dura prova le gomme posteriori. Condizioni che potrebbero diventare ancora più complesse se dovesse fare molto caldo. ”Situazione, questa, che renderebbe il circuito cinese – molto largo e quindi aperto alle battaglie e ai sorpassi – ancora più complesso sul fronte pneumatici, anche se le temperature elevatissime dello scorso Gp in Malesia hanno mostrato che la nostra gamma di pneumatici sa bene come fare fronte a questa sfida. Dal punto di vista della strategia, i dati disponibili finora rendono probabile un Gp a due soste”.

Le caratteristiche del circuito di Shangai. Le curve costituiscono circa l’80% del circuito di Shanghai, il che mostra quanto gli pneumatici siano soggetti a grandi livelli di energia per la quasi totalità del giro. Tanti i punti di accelerazione in uscita dalle curve, con i piloti che devono guardarsi dal pericolo dello slittamento delle gomme. Il carico aerodinamico è medio, perchè a molte curve veloci si contrappongono lunghi rettilinei. Temperature basse possono facilitare la formazione di graining su entrambe le mescole a disposizione, con il conseguente aumento di consumo e degrado particolarmente all’anteriore. Forze importanti insistono sulle gomme anteriori nelle numerose curve, particolarmente nella prima dopo il rettilineo che è quasi un cerchio completo. Anche le tante frenate impongono stress elevato sugli pneumatici, con importanti e ripetuti trasferimenti di carico verso l’anteriore.

Il P Zero Bianco medio è caratterizzato da una mescola low working range, il contrario per la P Zero Giallo soft che è una high working range. La scelta di accoppiare queste due mescole consente di rispondere nel modo più efficace a un’ampia gamma di esigenze tecniche, infatti questa combinazione sarà piuttosto frequente nel corso del campionato. La curva 13 del circuito, leggermente sopraelevata, impone alle monoposto un forte carico verticale che finisce per aumentare notevolmente dell’impronta a terra delle gomme. Nel 2014 Lewis Hamilton ha vinto un anno fa con una strategia a due pit-stop: soft-medium-medium sull’arco dei 56 giri di gara. (AGI)


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