Silverstone, 17 luglio 2013 – Le prime immagini arrivate da Silverstone ci hanno dato la possibilità di verificare quali nuovi pezzi sono stati montati sulle vetture e che tipo di lavoro stanno svolgendo i vari team in questa prima giornata di prove. Ma chi si aspettava di vedere in questi test grosse novità tecniche, almeno per questa prima giornata, è rimasto molto deluso.
Un pò tutte le squadre hanno svolto un lavoro teso alla raccolta dei dati, per prima la Lotus che con Nico Prost (figlio del 4 volte Iridato) è scesa in pista con vistosi rastrelli per la raccolta d’informazione sui flussi dietro le gomme anteriori.
Anche la Ferrari ha svolto lo stesso lavoro, raccogliendo dati nella zona finale del “Coke-bottle” (zona successiva alle pance e scarichi prima della zona del fondo e del diffusore). In casa Ferrari provate anche le due soluzioni di ali viste al Nurburgring, entrambe senza il profilo a “r” nella parte interna dell’ala.
Le due soluzioni differiscono, come evidenziato dalla foto, dal profilo del flap superiore, più squadrato sotto (vecchia) e leggermente più raccordato quello sopra (nuova). Modifiche anche all’upper-flap, anch’esso nella parte terminale interna più raccordato nella soluzione più recente (sopra) rispetto alla vecchia soluzione (sotto).
Anche in casa Red Bull si è lavorato alla raccolta dati, e lo dimostra la sonda montata sopra i pozzetti di scarico dei gas motore. Si studia ancora quindi il comportamento dei flussi caldi provenienti dal motore e che vanno a soffiare nella zona diffusore, un ulteriore prova di come l’efficacia della RB9 sia per la maggior parte data dai valori di carico che vengono ricavati da questa zona così importante. Vedi [foto]
Intallato anche un sensore nella parte superiore del muretto, in corrispondenza dell’uscita del “S-Duct” evidentemente allo studio anche il comportamento dei flussi in quella zona.
Non cambia il lavoro in casa Williams che ha installato dei sensori ai lati del musetto anteriore. Interessante però vedere come siano stati collegati alla centralina di rilevazione. Dalla presa d’aria frontale del musetto sono stati fatti passare i due cavi di collegamento, che sono stati fissati lungo il bordo del musetto con del “nastro ad alta velocità”. Questo nastro utilizzato in campo aeronautico non è altro che un nastro di alluminio che può essere modellato facilmente sulla zona da proteggere. Prendendo a paragone (giusto per spiegarci e fare un esempio) la pellicola utilizzata per la protezione di alimenti, il nastro comunemente chiamato in gergo aeronautico “ad alta velocità” risulta essere molto più spesso e resistente e da un lato ha la capacità grazie a dei collanti molto efficaci di attarsi saldamente sulla superficie scelta. Il nome “nastro ad alta velocità” ha origine dal fato che questo nastro ha la qualità di poter resistere agli impatti dell’aria anche ad altissime velocità, proprio per questo viene utilizzato in campo aeronautico ed anche nell’ambito della Formula 1.
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