06 gennaio 2014 – La Federazione Internazionale ha stabilito nuove regole per l’acquisizione della superlicenza atta a correre in F1. Dal 2016 si cambia ed il tutto diventa molto più restrittivo.
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Dopo il mezzo scandalo causato dal debutto di Max Verstappen in F1 a soli 17 anni, la FIA ha reso noti i nuovi criteri di attribuzione della superlicenza, ossia la “patente” che i piloti devono avere per guidare esercitare il proprio mestiere. Ebbene, per ottenere tale importante certificazione, i criteri di assegnazione si sono fatti molto più rigidi con il risultato che dal 2016 parecchi dei piloti attualmente ai bordi del grande circo – ed in procinto di entrare – si troverebbero la strada sbarrata.
Andiamo con ordine: la prima piccola grande rivoluzione è sull’età minima. E’ prevista infatti la maggiore età affinchè un pilota possa correre in F1 (se questa nuova regola fosse stata valida già da ora, Max Verstappen non potrebbe debuttare in Australia a marzo). Di conseguenza a questo aspetto, il pilota deve aver conseguito la patente di guida nel proprio paese.
E’ richiesto, poi, di aver “macinato” almeno 300 km su di una vettura di F1 dell’anno in corso (magari usufruendo anche dei test per rookie che si fanno durante la stagione o dopo l’appuntamento conclusivo di Abu Dhabi) o al massimo in una monoposto vecchia fino a cinque anni e almeno due anni di esperienza nelle formule minori con un sistema basato su di un punteggio ben preciso che esponiamo di seguito :
A seconda dei risultati conseguiti nelle categorie sopra-elencate, il pilota che avrà conseguito almeno un punteggio pari a 40 (in due anni) potrà essere ammesso a correre nella massima categoria mondiale. Da notare che se anche uno solo dei criteri elencati non dovesse essere rispettato, il pilota non ottiene la superlicenza e, di conseguenza, non può essere presente al via di una gara iridata.
F1 | Nuova superlicenza FIA: dal 2016 solo l’eccellenzaF1Sport.it - F1 Formula 1 F1 Tecnica F1 News Team Analisi
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