Monza, 17 luglio 2014 – L’Autodromo Nazionale di Monza sta diventando ogni giorno di più oggetto di discussione e sta entrando nell’occhio del ciclone a causa delle inchieste giudiziare che ruotano intorno a esso, ma anche e soprattutto per i centri di interesse che stanno sorgendo, tra chi vuole la sua demolizione, chi vuole salvaguardarne la tradizione storica e chi lo sta gestendo in modo non del tutto cristallino, come le recenti inchieste giudiziarie stanno dimostrando.
Quest’ultimo insieme a Enrico Ferrari, è indagato per l’emissione di cui sopra (Ferrari in qualità di direttore della Sias stessa), dopo che la Procura di Monza aveva voluto vedere chiaro sulla gestione dell’Autodromo nel corso degli ultimi anni e aveva già in precedenza aperto diversi fascicoli nei confronti dello stesso Ferrari, coinvolto in un giro di false fatturazioni dal 2007 al 2011 e dallo scandalo delle bolle all’asfalto della Parabolica durante la gara della Superbike, che ha fatto infuriare la Dorna.
Ma dietro il nome di Ferrari si “celano” diversi personaggi, coinvolti a vario titolo nelle inchieste e non solo, tra cui nomi che fanno direttamente riferimento all’ACI di Milano, il cui Consiglio direttivo è in
Ma a chi fa gola una miniera d’oro da 60 milioni di Euro (questo sarebbe il valore stimato del Gran Premio)? Molto probabilmente non a Bernie Ecclestone, che ha annusato l’aria che tira in Brianza e pochi giorni fa ha lasciato intendere che nel 2015, se le condizioni rimanessero quelle attuali, andrebbe in scena l’ultimo Gran Premio d’Italia sulla pista più veloce del Mondiale. E certamente non fa gola alle Associazioni ambientaliste, che stanno combattendo una strenua battaglia per la chiusura dell’Autodromo (è notizia di oggi che il TAR di Milano ha dato ragione l’ACI Milano in merito alla regolarità della concessione per l’utilizzo del Parco di Monza da parte dell’Autodromo). Teoricamente, un interesse per così dire contrapposto potrebbe essere quello della Ferrari, che sarebbe ben felice di ospitare il Gran Premiio d’Italia all’Autodromo del Mugello, di sua proprietà, anche se a Monza la Scuderia di Maranello ha costruito praticamente tutta la sua storia.
Il giornalista e speaker dell’Autodromo ha però un ruolo di rilievo sia per quanto riguarda il presente che per quanto potrebbe riguardare le scelte future che riguarderanno il futuro dell’Autodromo. Il perchè è presto detto: è scaduto oggi il termine per la ricezione da parte del Notaio delle schede per il rinnovo del Consiglio di Amministrazione di ACI Milano mentre il 22 luglio si svolgeranno le operazioni di voto in sede, con Valli nuovamente candidato alla Presidenza e tutto il Consiglio di Amministrazione precedente in corsa per la rielezione. Tutto o quasi (e questa è la sorpresa), perchè a essere fuoriuscito dalla lista è proprio Geronimo La Russa, che a sua volta ha fondato una lista concorrente (“Sport e Rinnovamento”) insieme, tra gli altri, all’ex-pilota di
F1 | Quale destino per l’Autodromo Nazionale di Monza?F1Sport.it - F1 Formula 1 F1 Tecnica F1 News Team Analisi