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F1, quando il merchandising vale!

Da Tony77g @antoniogranato

RedazioneF1Sport.it

21 agosto 2015 – La Formula 1 vanta milioni di estimatori provenienti da ogni angolo del pianeta. Il fascino dei bolidi monoposto che sfrecciano a oltre 300 km orari è rimasto intatto nel corso degli anni. Da Juan Manuel Fangio, ad Jacques Villeneuve, passando per Prost, Senna, Schumacher fino ad arrivare a moderni protagonisti come Sebastian Vettel, Fernando Alonso e Lewis Hamilton.

Una passione, quella per la Formula 1, che non viene solamente vissuta dai tifosi delle rispettive scuderie ma anche ‘indossata’. Lo testimoniano i dati relativi alle vendite del merchandising, come conferma il presidente della Ferrari Luca Cordero di Montezemolo che nel 2012 ha incassato la bellezza di 52 milioni di euro da questo settore, di cui 7 milioni provenienti solamente dalla vendita di cappellini.

Gli amanti di gadget ufficiali della F1 hanno trovato terreno fertile per i loro acquisti nella rete, infatti grazie al contributo di portali specializzati come Merchandising Plaza possibile consultare l’ampio catalogo a disposizione e scegliere tra centinaia di prodotti ufficiali.

Il merchandising tuttavia non riguarda soltanto i gadget la portare comodamente con se, ma sconfina addirittura in parti tecniche delle monoposto. Un esempio? Sullo store della Ferrari ad esempio è possibile acquistare la Replica musetto Ferrari 268 SP del 1962 per la “modica” cifra di €13.500. Non solo, per chi non ha intenzione di spendere così tanto si può sempre ripiegare su una scultura pistone, che costa solo 1200 euro o una valvola per soli 150 euro.

Il marchio del Cavallino Rampante, considerato il prestigio di cui gode a livello mondiale, è in testa alle classifiche di vendita rispetto alle altre case costruttrici, tanto che a trarne beneficio sono ben due aziende: la “Ferrari replica” gestita dalla Puma e la Ferrari fans, che produce spille magliette e cappellini. Subito dopo la Ferrari in questa speciale classifica di vendite troviamo la McLaren, ben distante rispetto alle cifre di Maranello con i sui 20 milioni di euro annui.

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