7 settembre 2015 – Red Bull avrebbe inviato un documento alla Renault con il quale avrebbe chiesto l’interruzione della fornitura alla fine della stagione corrente.
di Francesco Svelto Segui @f_svelto
La notizia è passata un po’ inosservata ma è di quelle che promettono di sconvolgere un bel po’ di equilibri in questa F1 di mezza estate, complice anche il GP d’Italia andato in scena ieri e dominato da una Mercedes in ottima forma.
Già, la Mercedes. La tanto agognata casa costruttrice delle power unit più potenti del momento, pare che sia in pole position per diventare fornitore della Red Bull per il 2016. E’ della giornata di ieri, infatti, la notizia riportata da Autosport secondo la quale gli austriaci abbiano detto basta ai francesi della Renault dopo il secondo anno senza vittorie (mondiali, si intende). Nonostante il contratto sia valido anche per la prossima stagione, quindi, sembra che il connubbio che ha stravinto quattro titoli mondiali con Vettel (2010-2013 compresi) ma che è al top della forma fin dal 2009, sia destinato a concludersi.
Come una bella storia d’amore nel quale il sentimento finisce in maniera amara, anche Red Bull e Renault sembrano destinati a separarsi tra le polemiche. Quelle polemiche dettate dalle frecciatine continue, ormai, che Horner & company dedicano ai francesi, rei di non aver fornito più un motore all’altezza del loro grande telaio. Sono ormai due anni pieni (dai primi test invernali 2014) che il malcontento è forte ed evidente.
Ma tornando al prossimo futuro, che si sa? Come detto, più parti danno per certa la collaborazione con Mercedes (alcuni addetti ai lavori delle tv nazionali la stimano addirittura fatta al 90%) ma questo binomio, all’apparenza voluto e cercato dalla Mercedes (casa madre) e che potrebbe essere altamente pirotecnico (in senso buono), non è ben visto dai membri della Mercedes (team di F1), che rischierebbero ovviamente di vedersi ridimensionato il loro dominio attuale nella massima categoria.
L’alternativa è Ferrari, con Marchionne assolutamente bendisposto a intraprendere qualsiasi forma di affare, conoscio che la collaborazione potrebbe addirittura favorire la Ferrari da un punto di vista tecnico (oltre che economico).
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