Magazine Motori

F1 Report Pirelli: GP Malesia 2014

Da F1news @F1Newsinfo

_ONZ5691

Sepang, 30 marzo 2014 – La Malesia, una delle prove più impegnative dell’anno per gli pneumatici a causa delle alte temperature e di una superficie abrasiva, ha dimostrato il ridotto graining e la maggiore durata delle gomme Pirelli di quest’anno, senza blistering nonostante la temperatura della pista abbia raggiunto un picco di 46 gradi centigradi.

Solo 15 piloti hanno terminato il Gran Premio, a dimostrazione della difficoltà di questa prova.

Per la gara sono stati scelti i P Zero Orange hard ed i P Zero White medium; con più di un secondo di differenza tra le due mescole, una parte fondamentale della strategia è consistita nella capacità di utilizzare la gomma giusta per le caratteristiche di ciascuna vettura e per le condizioni di gara in evoluzione.

Sia Lewis Hamilton sia Nico Rosberg (che hanno conquistato la prima doppietta Mercedes dal Gran Premio d’Italia del 1955) hanno usato la stessa strategia di tre soste: tre stint con le gomme medie seguiti da uno stint finale con gomma dura, rispettivamente a cinque e a sei giri dalla fine della gara.

Nico Hulkenberg, Force India, è stato il pilota più in alto in classifica ad avere optato per una strategia a due pit stop, arrivando quinto dopo essere partito dalla 7a posizione in griglia. Il tedesco ha completato un lungo stint finale con le gomme dure, ottenendo una prestazione migliore di altri piloti che montavano gomme medium.

Il Direttore Motorsport Pirelli, Paul Hembery, ha dichiarato: “E’ stata una gara dura, con temperature della pista che hanno raggiunto i 46 gradi centigradi e con una delle superfici più abrasive della stagione. Nonostante ciò gli pneumatici hanno mostrato un buon equilibrio di prestazioni, consentendo una battaglia serrata per il podio. Non ci sono stati nè blistering nè graining, ma i piloti hanno dovuto gestire il degrado termico. Una gara a 3 soste è in linea con le richieste che gli organizzatori hanno fatto a Pirelli.”

 Lo stint più lungo della gara:

Hard 24 giri Kobayashi Medium

21 giri Kvyat/Raikkonen

Intermediate N/A N/A

Wet N/A N/A

La strategia vincente:

Dopo le qualifiche bagnate è stato difficile ieri per noi avanzare una previsione delle strategie. Ad ogni modo, per i 56 giri avevamo previsto la seguente strategia: iniziare con le medium, cambiare con un nuovo set di medium al 15° giro, montare ancora le medium al 29° giro, e infine passare alle hard al 43° giro per finire la gara.

Ci siamo andati molto vicini. Hamilton ha iniziato con le medium, al primo pit stop al 15° giro ha montato un nuovo set di medium, ha effettuato una seconda sosta al 33° giro montando sempre le medium, infine è rientrato ai box per il suo ultimo pit stop al 51° giro per montare un treno di gomme hard.

Pit stop summary – 2014 Malaysian Grand Prix

Hamilton:   MN MN (15) MN (33) HN (51) 3 
Rosberg:    MN MN (14) MN (32) HN (50) 3 
Vettel:     MN MN (13) MN (31) HN (49) 3 
Alonso:     MN MN (11) HN (27) MN (42) 3 
Hülkenberg: MN MN (16) HU (34)         2 
Button:     MN MN (13) MN (25) HN (39) 3 
Massa:      MN MN (12) MN (27) HN (42) 3 
Bottas:     MN MN (14) MN (29) HN (44) 3 
Magnussen:  MN MN (9)  MN (24) HN (39) 3 
Kvyat:      MN MN (10) HN (22) MN (34) 3 
Grosjean:   MN MN (12) MN (25) HN (40) 3 
Raikkonen:  MN MN (2)  HN (18) MN (34) 3 
Kobayashi:  MN MN (15) HN (31)         2 
Ericsson:   MN MN (11) MN (26) HN (38) 3 
Chilton:    MN MN (10) MN (27) HN (41) 3 
Ricciardo:  MN MN (12) HN (28) MU (40) HU (42) HN (44) 5 NC 
Gutierrez:  MN MN (10) HN (23)         2 NC 
Sutil:      MN HN (11) HN (24)         2 NC 
Vergne:     MN HN (2) MN (17)          2 NC 
Bianchi:    MN MN (1)                  1 NC 
Maldonado:  MN                         0 NC 
Perez:      HN                         DNS

The first column denotes the tyres the driver started the race on.

M = Medium compound
H = Hard compound
N = New compound
U = Used compound NC = Not classified
DNS = Did not start
The last column gives the total amount of pit stops.


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :