Hungaroring, 27 luglio 2014 – Daniel Ricciardo, Red Bull, ha conquistato la sua seconda vittoria in carriera nel Gran Premio d’Ungheria sponsorizzato da Pirelli. Con questa vittoria, l’australiano mantiene la terza posizione nel Campionato piloti. Ricciardo ha usato una strategia a tre soste, correndo tutta la gara con pneumatici P Zero Yellow soft dopo avere iniziato il Gp con i Cinturato Green intermediate.
Fernando Alonso, con la sua Ferrari, è arrivato secondo contro Lewis Hamilton, Mercedes, che ha lottato per tutta la gara, finendo al terzo posto dopo essere partito dai box. Entrambi i piloti hanno adottato una strategia a due soste, iniziando con le intermedie; Hamilton ha poi completato uno stint con le soft e l’ultimo stint con le medium. Alonso, invece, ha usato le gomme soft per i suoi ultimi due stint, cambiando per la seconda volta al 38° giro, facendo così durare le gomme morbide ben 32 giri.
La pioggia caduta poco prima che le monoposto si disponessero in griglia ha causato qualche rompicapo agli strateghi delle squadre, in dubbio se partire con gomme intermedie o full wet.
Dopo aver completato alcuni giri di ricognizione, tutti i piloti hanno scelto di iniziare la gara con le gomme intermedie.
L’ingresso della safety car all’ 8° giro ha modificato le strategie poiché tutti i piloti sono rientrati con gomme soft (Kevin Magnussen, McLaren, ha completato 15 giri con gomme intermedie).
Jenson Button è stato l’unico ad optare per un altro set di gomme intermedie; scelta che però si è rivelata non funzionale, facendolo finire in 10ª posizione, dopo essere stato per un po’ in testa alla gara.
L’utilizzo delle gomme da pioggia ha fatto decadere la regola che obbliga i piloti ad utilizzare entrambe le mescole da asciutto. Questo ha dato vita a molte battaglie emozionanti, non solo in testa alla gara, ma anche nelle retrovie, dove si sono viste molte strategie diverse. A un certo punto della gara si è raggiunto un equilibrio tra gomma soft e gomma media.
Il Direttore Motorsport, Paul Hembery, ha commentato:
“Il Gran Premio di oggi ha dimostrato quanto le strategie possano influenzare una gara. La richiesta che abbiamo ricevuto dagli organizzatori e dai Team nel 2011, quando siamo entrati in F1, resta valida, ed i risultati di oggi hanno mostrato come gli pneumatici e le strategie possono aiutarci a creare gare emozionanti. Anche la pioggia caduta appena prima dell’inizio della gara è stata di aiuto, obbligando i Team a scegliere su quale pneumatico da bagnato iniziare”.
“Fino alla fine abbiamo visto delle battaglie serrate, che hanno dimostrato l’importanza della strategia e di saper reagire rapidamente alle varie circostanze”.
“Adesso la Formula Uno si ferma per la pausa estiva, e dopo la prima metà di una stagione che può solo essere descritta come impressionante (durante la quale lo sport ha aperto le porte ad una nuova era e noi abbiamo perfino mostrato come può essere uno pneumatico da 18 pollici), ci aspettiamo una seconda metà della stagione ugualmente intrigante, a partire dal Gran Premio del Belgio”.
Lo stint più lungo della gara:
Soft M Chilton (37 giri)
Medium D Kvyat (39 giri)
Intermediate K Magnussen (15 giri)
La strategia vincente:
Avevamo detto che una strategia a tre soste sarebbe stata teoricamente più veloce per i 70 giri di gara; anche se una strategia a due soste avrebbe evitato di imbottigliarsi nel traffico.
Questa previsione era basata sul presupposto di avere una gara asciutta, cosa che si è verificata solo a partire dall’ottavo giro.
Alla fine, Daniel Ricciardo ha vinto la gara facendo tre pit stop, partendo con le mescole intermedie e completando tre stint con le soft, con cambi all’ 8°, al 23° e al 54° giro.
Pit stop summary – 2014 Hungarian Grand Prix
Ricciardo: IN SU (8) SN (23) SN (54) 3 Alonso: IN SU (9) SN (38) 2 Hamilton: IN SN (8) MN (39) 2 Rosberg: IN SU (9) SU (32) SN (56) 3 Massa: IN SU (8) MN (23) MU (45) 3 Raikkonen: IN SN (8) SN (41) 2 Vettel: IN SU (9) MN (33) 2 Bottas: IN SU (9) MN (23) SN (59) 3 Vergne: IN SU (8) MN (34) 2 Button: IN IN (8) SU (15) MN (37) 3 Sutil: IN SU (8) SN (39) 2 Magnussen: IN SN (15) MN (39) 2 Maldonado: IN SN (8) SN (17) SN (43) 3 Kvyat: IN SN (8) MN (30) 2 Bianchi: IN SU (9) SN (17) SU (42) 3 Chilton: IN SN (8) SN (45) 2 Gutierrez: IN SU (8) 1 NC Kobayashi: IN SN (8) 1 NC Perez: IN SN (8) 1 NC Hülkenberg: IN SU (8) 1 NC Grosjean: IN SN (8) 1 NC Ericsson: IN 0 NC
Nella prima colonna ci sono le gomme con cui sono partiti i piloti alla partenza.
S = Mescola Soft
M = Mescola Media
I = Mescola Intermedia
N = Mescola nuova
U = Mescola Usata
NC = Non classificato
L’ultima colonna indica il totale dei pit stop effettuati