Daniel Ricciardo ha vinto un tormentato GP d’Ungheria al termine di 70 giri pieni di emozioni e di colpi di scena. Due safety car, la pioggia prima della partenza, hanno creato quel mix utile per mettere in scena una gara spettacolare condita di tantissimi sorpassi su un circuito che non si presta bene per questo tipo di gare.
Fernando Alonso, leader per buona parte della gara grazie a una strategia molto proficua, è secondo davanti a Hamilton, autore di una grande rimonta. Nico Rosberg è solo quarto e ha sbagliato con il team i tempi delle soste. Chiudono a punti Massa, Raikkonen, Vettel, Bottas, Vergne e Button.
Cronaca
Poco prima della partenza uno scroscio di pioggia intenso inonda la pista d’acqua. Tutti i piloti sono costretti a partire con le gomme intermedie.
Maldonado e Hamilton partono dalla pitlane dopo i problemi patiti ieri in qualifica, stessa sorte per Kvyat che nel giro di formazione rimane fermo in griglia.
Al primo giro Rosberg parte bene, Bottas infila Vettel che perde la posizione anche nei confronti di Alonso. Nel corso del primo giro però il campione del mondo riesce a tornare davanti allo spagnolo, nelle retrovie Hamilton con freni freddi va in testacoda e danneggia lievemente la parte sinistra dell’ala anteriore.
Dopo 7 giri Rosberg è leader della gara e precede nell’ordine Bottas, Vettel, Alonso, Button, Ricciardo, Hulkenberg, Massa, Vergne, Perez, Gutierrez, Sutil, Raikkonen, Hamilton, Grosjean, Bianchi, Kobayashi, Kvyat, Magnussen, Maldonado, Chilton e Ericsson.
Ricciardo prova continuamente ad attaccare Button, ma non riesce a superare l’inglese per la quinta posizione, Hamilton invece all’ottavo giro riesce a sopravanzare Raikkonen e a prendersi la tredicesima posizione.
Al nono giro inizia il walzer dei pit stop, subito dentro i piloti da quinto posto, Button fino al fondo della griglia. I primi quattro, Rosberg, Bottas, Vettel e Alonso scelgono di proseguire. Gran duello tra Perez e Gutierrez in uscita dalla pitlane con il pilota della Force India che ha la meglio.
Ericsson intanto è andato contro le barriere mettendo cosi fine alla sua gara, i commissari fanno entrare la safety car.
Rosberg, Bottas, Vettel e Alonso entrano ai box al decimo giro, l’unico a perdere posizioni è Bottas che si ritrova dietro ad Alonso.
Il leader della gara è Ricciardo (soft) seguito da Button (intermedie), Massa, Rosberg, Magnussen, Vergne, Vettel, Alonso, Hulkenberg, Perez, Bottas, Gutierrez, Hamilton, Raikkonen, Grosjean, Bianchi, Sutil, Kvyat, Maldonado, Kobayashi e Chilton.
La safety car avrebbe dovuto rientrare in pitlane, ma un crash di Grosjean, con gomme soft su pista ancora umida, costringe la vettura di sicurezza a rimanere in pista.
L’unico pilota a non aver effettuato la sosta, dopo 13 giri, è Magnussen. La vettura di sicurezza continua a girare in pista in attesa della rimozione della vettura di Grosjean, i piloti che montano le soft sfruttano questa situazione per scaldare bene le gomme in attesa che la pista su asciughi bene.
La gara riparte al giro 14, Alonso attacca subito Vettel mentre Button fa lo stesso con Ricciardo che ha le slick. L’inglese della McLaren vuole sfruttare al meglio le gomme intermedie in questa fase della gara, Rosberg al giro 15 attacca Magnussen,ma la mossa lo costringe a subire il sorpasso di Vergne e Alonso.
Vettel si ritrova con Rosberg in difficoltà davanti a lui e Hamilton alle sue spalle, pronto ad approfittare di qualunque disattenzione.
Button torna ai box al giro 16 per montare le slick, stessa sorte per Magnussen mentre Massa segna subito il giro record in 1:36.584.
Si ritira anche Hulkenberg, vittima di un incidente con l’altra Force India. Alonso fa il giro veloce al 16esimo passaggio, 1:32.838 mentre occupa la terza posizione davanti a Vergne, Rosberg, Vettel e Hamilton.
Dopo 16 giri Ricciardo precede di 3 secondi Massa, 6 su Alonso, 7,2 su Vergne, 7,5 su Rosberg. Alonso al 17esimo giro è ancora su tempi record, 1:30.977 per lo spagnolo contro 1:31.509 del leader Ricciardo e 1:32.223 di Massa.
Maldonado arriva lungo in un attacco su Bianchi e urta la Marussia andando in testacoda, entrambi sono costretti a tornare ai box. All’uscita dalla pitlane Bianchi va subito lungo, ma riesce abilmente a rimanere davanti a Maldonado.
Alonso con 1:30.643 è ancora al top nella classifica dei tempi, Massa è a soli 9 decimi che sta perdendo nei confronti del leader Ricciardo. Ricciardo ottiene il giro record in 1:30.053 al 19esimo giro, Hamilton è in settima posizione e sta prendendo le misure di Vettel che resiste bene in queste condizioni di pista. Ricciardo con 1:29.686 si conferma il pilota più veloce in pista, Hamilton riprova su Vettel ma il tedesco resiste ad ogni curva.
Le migliorate condizioni della pista consentono a Ricciardo di abbassare il limite sul giro, 1:29.489 per Daniel al giro 21, Massa perde terreno con Alonso sotto al secondo di distacco. Vergne precede un trio di campioni come Rosberg, Vettel e Hamilton, Perez Bottas e Gutierrez chiudono al top ten.
Gran crash di Perez che va in testacoda all’ultima curva e costringe i commissari a far entrare la safety car, siamo al giro 23 della gara.
Ricciardo e Massa vanno ai box approfittando della safety car, Bottas segue l’esempio dei due e cambia gomme. In questo momento Alonso è leader della gara e precede Vergne, Rosberg, Vettel, Hamilton, Ricciardo, Massa, Gutierrez, Raikkonen, Sutil, Kvyat, Button, Bottas, Magnussen, Chilton, Bianchi, Maldonado e Kobayashi.
La gara riparte al giro 27, Massa e Bottas nella loro sosta hanno scelto le gomme medie, probabilmente per cercare di arrivare in fondo alla gara senza ulteriori fermate.
Raikkonen ha ancora problemi a tenere la sua vettura in pista, Alonso invece è leader della gara e imposta il giro veloce con 1:28.760 al giro 29. Alonso abbassa ulteriormente il limite, 1:28.439 al giro 30, Raikkonen al team radio lamenta una foratura, ma continua la gara mentre Kvyat rientra ai box per il cambio gomme.
Vergne continua a bloccare il gruppo degli inseguitori capitanato da Rosberg, Vettel, Hamilton, Ricciardo. Seguono Massa, Raikkonen, Button, Sutil, Magnussen, Gutierrez, Bottas, Maldonado, Bianchi, Chilton e Kvyat.
Rosberg viene richiamato ai box al giro 33 mentre c’è un testacoda di Vettel sul rettilineo e perde la posizione su Hamilton. L’inglese attacca Vergne che si difende ma nulla può contro Hamilton che passa all’esterno! Lewis appena superato Vettel si è reso autore del giro più veloce in 1:28.423 (33), Vettel è settimo ma rientra ai box per sostituire le gomme mentre Gutierrez è costretto al ritiro per problemi tecnici alla sua Sauber.
Vergne torna ai box al giro 34, rientra dodicesimo dopo aver montato le gomme medie. Alonso è leader della gara dopo 34 giri, 6 secondi di vantaggio su Hamilton, quasi 7 su Ricciardo che al giro 35 fa il giro record in 1:27.355.
Classifica dopo 35 giri: Alonso, Hamilton, Ricciardo, Massa, Raikkonen, Button, Sutil, Magnussen, Bottas, Rosberg, Maldonado, Vergne, Vettel, Bianchi, Chilton, Kvyat.
Hamilton recupera 1,5 secondi al giro su Alonso che al giro 36 ha solo 4 secondi di vantaggio, l’inglese con Ricciardo è il pilota più veloce in pista.
Rosberg supera Bottas e passa in nona posizione, Alonso va ai box al giro 39 per montare gomme soft, rientra in quinta posizione. Rientrano anche Hamilton, Sutil e Magnussen, il pilota Mercedes sceglie le gomme medie, strategia differente rispetto alla Ferrari.
Dopo 40 giri Ricciardo è leader della gara e precede Massa, Raikkonen, Alonso, Hamilton, Rosberg, Bottas, Maldonado, Vettel, Vergne, Button, Sutil, Magnussen, Bianchi, Chilton e Kvyat.
Raikkonen torna ai box al giro 42, monta gomme soft anche lui, come Alonso e rientra in pista davanti a Vettel ingaggiando un gran duello che lo premia con l’ottava posizione.
Raikkonen supera Maldonado alla curva 12 durante il giro 44, il venezuelano rientra subito ai box per cambiare le gomme. Ricciardo, leader della gara, lamenta un calo di potenza del suo motore Renault, Massa lo insegue a 14,5 secondi, Alonso a 16, Hamilton a 18,4.
Massa all’improvviso torna ai box al giro 46, rimonta un set di gomme medie e rientra in sesta posizione davanti a Raikkonen.
Al giro 46 Ricciardo è leader e precede Alonso, Hamilton, Rosberg, Bottas, Massa, Raikkonen, Vettel, Vergne, Button, Sutil, Magnussen, Kvyat, Maldonado, Bianchi e Chilton.
La Mercedes invita Hamilton a farsi da parte per far passare Rosberg che è su una strategia differente. Ricciardo va ai box al giro 55 per montare un nuovo set di gomme soft, rientra dietro a Rosberg.
Alonso conduce la gara al giro 55, seguono Hamilton, Rosberg, Ricciardo, Bottas, Massa, Raikkonen, Vettel, Vergne, Button, Sutil, Magnussen, Kvyat, Maldonado, Bianchi e Chilton.
Rosberg rientra a 13 giri dalla fine per montare gomme soft, rientra settimo alle spalle di Raikkonen ma davanti a Vettel. Ricciardo è autore del giro record al 57esimo passaggio in 1:26.783, l’australiano è terzo e punta Hamilton che lo precede di quasi 4 secondi.
Ricciardo recupera altri due secondi a Hamilton ottenendo nuovamente il giro record al 58esimo passaggio in 1:26.608, Alonso è leader e tiene un passo molto lento rispetto a chi lo insegue.
Rosberg intanto è alle spalle di un trenino di vetture composto da Bottas, Massa e Raikkonen e deve superare tutti e tre se vuole ambire a non perdere troppi punti da Hamilton.
Bottas va ai box al giro 59, Rosberg intanto supera Raikkonen ed è quinto. Rosberg all’inizio del giro 61 supera in fondo al rettilineo Massa e sale in quarta posizione, nove giri per cercare di recuperare sul trio di testa composto da Alonso, Hamilton e Ricciardo.
Rosberg fa il giro record in 1:26.083 (61), ha 22 secondi da recuperare su Ricciardo che occupa la terza posizione. Alonso è stato ripreso dai due inseguitori che potrebbero da un momento all’altro superarlo avendo gomme più fresche rispetto alle sue.
Alonso inizia a commettere qualche errore, le gomme sono molto usurate, hanno percorso oltre 35 giri e devono arrivare fino in fondo per salvaguardare il risultato. Rosberg con 1:26.019 è ancora il pilota più veloce in pista, 17,5 sec il distacco da Ricciardo a 7 giri dal termine.
14,2 secondi a 6 giri dal termine per Nico Rosberg, nuovo record sul giro in 1:25.724. Ricciardo attacca Hamilton all’esterno, l’inglese resiste e Alonso ne approfitta per respirare.
I primi girano in 1:29, Rosberg in 1:25.7, il tedesco sta recuperando a suon di giri record il distacco dai primi tre. Rosberg dopo aver ottenuto il meglio dalle sue gomme soft, rallenta leggermente il ritmo e recupera meno, il distacco ora è ridotto a 11.5 secondi a 5 giri dal termine.
Hamilton arriva leggermente lungo, Ricciardo ci prova ancora e passa l’inglese grazie alla traiettoria migliore dopo aver preso l’esterno. Ora è Ricciardo il pericolo numero uno per Alonso che ha gomme praticamente finite e deve resistere per arrivare al traguardo.
Ricciardo non aspetta nemmeno un secondo, passa Alonso in fondo al rettilineo a tre giri dalla fine. Alonso è secondo davanti a Hamilton mentre Rosberg è a soli 5 secondi dal compagno di squadra.
L’ultimo giro inizia con Ricciardo leader, Alonso davanti a Hamilton mentre Rosberg in fondo alla prima curva prova già ad attaccare Lewis. Alonso grazie alla lotta tra le due Mercedes respira, Ricciardo è ampiamente leader e ha già accumulato quasi 5 secondi.
Ricciardo vince il GP d’Ungheria, secondo successo in carriera, Alonso è secondo davanti a Hamilton e Rosberg. Quinto Massa che precede Raikkonen, Vettel, Bottas, Vergne e Button.