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F1 Secondo trionfo Mercedes: è l’inizio di una serie?

Da Tony77g @antoniogranato

Cristian ButtazzoniF1Sport.it

18 ottobre 2015 – La Mercedes si aggiudica il secondo Mondiale costruttori consecutivo, che è anche il secondo della sua storia dal momento in cui sono stati istituiti i Mondiali per i team (e cioè dal 1958). Un trionfo venuto da lontano, fatto di grandi nomi, un progetto a lungo termine e solido. Ma quali sono stati i fattori di questo successo? Ed è davvero un trionfo destrinato a ripetersi negli anni?

Iniziamo dal principio: la Casa di Stoccarda, nel 2010, rileva la BrawnGP mettendo sotto contratto Nico Rosberg e Michael Schumacher, senza particolari ambizioni nei primi anni della sua storia, ma con la voglia di stupire. La squadra, di fatto, è ancora la BrawnGP, ma con un intervento più deciso da parte di personaggi chiave della Casa di Stoccarda come Norbert Haug. Ma dopo le prime due stagioni di apprendistato, la scuderia inverte decuisamente la rotta, quando annuncia l’ingaggio di Lewis Hamilton al posto di Michael Schumacher e fissa l’obiettivo;: il titolo del 2014. Data non casuale, perchè coincide con l’arrivo delle nuove Power Unit. Il team si rinforza in modo pesantissimo, visto che uno dopo l’altro arriveranno Toto Wolff, Aldo Costa, Paddy Lowe, Niki Lauda, Bob Bell e tutta una nutrita serie di altri grandi nomi che hanno portato alla nascita di un team stellare, per progettare una vettura,

Lauda Wolff
la W05, che si sposasse perfettamente con la Power Unit che stava uscendo dalla
Motorsports: FIA Formula One World Championship 2013
Casa di Stoccarda. A farne le spese, forse, sono stati i veri fautori di questo successo: Ross Brawn, iridato nel 2009 uscito di scena per i contrasti sorti con Nico Rosberg, e Norbert Haug, ovverosia colui che ha portato i motori Mercedes a Brawn per costruire quello che è stato un vero miracolo, ossia un team capace di vincere subito, gettando poi le basi per l’acquisto del team neo-iridato da parte della Casa di Stoccarda.

Un progresso tecnico netto le cui basi sono già state poste nel 2012 e 2013, in cui la W03 e la W04 hanno dato ottima prova di sè vincendo 4 gare per poi portare la Mercedes a essere capofila della nuova era dei motori turbo. Ma se quello del 2014 pareva un trionfo annunciato, quello del 2015 non lo è stato e i motivi sono diversi. Il primo, forse il più importante, è stato l’arrivo di Sebastian Vettel alla Ferrari, che già dai primi test ha fatto capire alla Mercedes che il 2015 non sarebbe stato facile, e così effettivamente si sta rivelando. Dopodichè, la crescita della Ferrari, segno che il dominio tecnico della Mercedes viene ora messo in discussione, sembra avere coinciso con un lieve calo di prestazioni di Nico Rosberg, il quale in questa fase della stagione sta subendo non solo la supremazia di Lewis Hamilton (primo con 66 punti di vantaggio sul secondo), ma anche il confronto con Sebastian Vettel, che ha rimontato sul connazionale della Mercedes sino a scavalcarlo in classifica, approfittando dei problemi tecnici che gli sono capitati in queste ultime gare.

Proprio il calo di affidabilità della W06 rispetto alla W05 (si pensi ai problemi di motore capitati a Rosberg a Monza) fanno riflettere sul fatto che il

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margine tra le Mercedes e il resto del gruppo sta iniziando lentamente ad assottigliarsi e non solo su questo piano. La Ferrari, infatti, è ritornata alla pole position a Singapore, dove i rivali della Mercedes hanno steccato anche sul piano della prestazione, accusando un distacco di ben un secondo e mezzo su una pista in cui la scorsa stagione avevano
mercedes_ungheria_
spadroneggiato. Comunque, a conti fatti, la Mercedes ai punti è stata più forte addirittura rispetto al 2014, riuscendo a chiudere i conti una gara prima (mancano 4 gare alla fine della stagione, l’anno scorso ne mancavano 3).

Il 2016 si preannuncia come il vero banco di prova della superiorità della Casa tedesca, chiamata a una difficile prova principalmente contro la Ferrari, che senza mezzi termini punterà alla conquista di entrambi i titoli. Se la Mercedes riuscirà a batterla avrà posto le basi di un ciclo destinato a durare a lungo, altrimenti la Mercedes ha tutte le carte in regola per costruire in futuro un dominio a lungo termine. Altrimenti, rimane comunque uno dei costruttori destinati, a meno di clamorosi dietrofront, a rimanere a lungo nelle posizioni di vertice della classifica.

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