21 aprile 2015 – In Bahrain si è tenuta una riunione tra i rappresentanti dei team per vagliare una delle ipotesi più affascinanti che potrebbero verificarsi a medio termine: il ritorno dei rifornimenti in gara.
Sono ormai diversi anni che il famoso pit-stop, nel suo significato più totale, non viene più effettuato, limitando le operazioni ai box al solo cambio gomme. Il fatto che si torni nuovamente a parlare di rifornimenti di carburante in gara è dovuto al sempre crescente potenziale dei nuovi motori di queste vetture di F1 che hanno visto la luce ad inizio 2014. Si, perchè la FIA, a dispetto di Ecclestone che rema in tutt’altra direzione (approfondimenti qui), prevede degli sviluppi di queste unità ibride fino a tutto il 2020 – seppur cercando di limitarli con l’introduzione della famosa regola dei gettoni – i numeri che teoricamente potrebbero raggiungere questi motori sono di quelli che lasciano a bocca aperta: più di 1000 cavalli con un’architettura ibrida e sovralimentata. Sembra roba d’altri tempi, di inizio anni 80, eppure è proprio cosi.
Ed ovviamente per far fronte a questa sempre crescente richiesta di potenza, vi sarà una domanda di carburante decisamente maggiore, che andrebbe a scontrarsi nettamente con l’attuale regola del flusso erogato che è di 100 kg/ora. Quindi i possibili scenari potrebbero vedere modificato il “flussometro” andando ad aumentare il consumo massimo richiesto in un’ora di utilizzo della power unit (passando dagli attuali 100 kg/ora magari a 110 o 120) e l’introduzione dei rifornimenti in gara.
Il tutto a partire dal 2017.
Il tutto in barba alla riduzione dei costi che viene tanto sbandierata dai vari enti di questo sport.
F1 Si discute del ritorno dei rifornimenti in garaF1Sport.it - F1 Formula 1 F1 Tecnica F1 News Team Analisi