5 febbraio 2015 – La McLaren-Honda è apparsa molto in difficoltà in questa prima parte di test, spesso è stata costretta a lunghe soste ai box e nei primi giorni ha collezionato veramente pochissimi giri. Ma tutto ciò potrebbe avere in parte una spiegazione visto che da alcune fotografie scattate quest’oggi (ieri n.d.r) appare evidente come la MP4-30 sia una vettura molto estrema.
Grazie ad una fotografia scattata da Alberto Frabrega della stampa spagnola, si è potuto, innanzitutto, aver conferma della separazione di compressore e turbina operato dalla Honda sulla sua power-unit ispirandosi così alla soluzione utilizzata dalla Mercedes lo scorso anno. I due elementi si troverebbero quindi, uno nella parta anteriore (compressore) e l’altro nella parte posteriore del motore e sarebbero collegati tra loro da un albero che passerebbe attraverso la V motore e su cui ovviamente è calettato l’altro moto-generatore l’MGU-H. Questo lo si può capire osservando il condotto “basso” dell’air-scoop che punta direttamente verso la parte anteriore del motore e quindi ci indica la posizione del compressore.
Ma cosa ben più interessante è la collocazione di un radiatore sopra al condotto superiore che parte dall’air-scoop. Questo elemento, a parer nostro, non è l’intercooler del turbo ma probabilmente un radiatore dell’olio motore o un elemento elettronico che necessità di un buon raffreddamento. Osservandolo infatti non ci sembra ne un intercooler aria/aria ne tanto meno un intercooler aria/acqua (come quello Ferrari per intenderci). Qui probabilmente sono stati collocati tutti quegli organi “accessori” che necessitano di raffreddamento e che, grazie a questa nuova collocazione, ha consentito di risparmiare spazio nella pance laterali per poterle poi rastremare nel modo estremo che abbiamo già visto. Questo spiega anche la scelta di utilizzare un cofano motore dalla dorsale molto ampia. (vedi foto sotto) in pratica il volume tolto dalle pance avrebbe trovato collocazione nella dorsale cofano puntando quindi tutto su una maggiore efficenza aerodinamica nella zona posteriore della vettura.
L’inter-cooler, secondo noi, sarebbe quindi nella pancia destra della vettura (quella non visibile dalla foto) dove troverebbe senza problemi lo spazio necessario vicino ai classici radiatori di raffreddamento motore. Nella fiancata in primo piano infatti (quella sinistra) si vede il classico radiatore di raffreddamento installato nella parte avanzata della pancia della monoposto.
Un McLaren-Honda che quindi come era trapelato dalle indiscrezioni appare molto innovativa ed estrema e di certo anche coraggiosa e spregiudicata tecnicamente. Come detto questo porta ad inevitabili problemi tecnici che però se risolti potrebbero ripagare ampiamente gli sforzi e le sofferenze di questa prima parte di test. La fortuna poi si sà, aiuta gli audaci.
F1 Si scoprono i primi segreti McLarenF1Sport.it - F1 Formula 1 F1 Tecnica F1 News Team Analisi