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F1 | Spa 2004, l’ultimo mondiale di Schumacher

Da Tony77g @antoniogranato

F1Sport.it

Torino 9 agosto 2013 – Spa Francorchamps, circuito di campioni e leggende. Da sempre il Gran Premio del Belgio è una tappa fondamentale per il calendario, in termini di campionato e per lo scenario che le Ardenne offrono.

I padroni di casa di questa F1 moderna sono da sempre Michael Schumacher e Kimi Raikkonen, molti definiscono Ice Man il “Re di Spa”, altri attribuiscono al sette volte campione questa carica che, sul circuito belga, ha cominciato una carriera stellare nel 1991, ha vinto un mondiale nel 2004 ed ha festeggiato i 300 Gp nell’annata 2011.

La stagione 2004 fu caratterizzata dall’ennesimo anno di dominio Ferrari, forse l’ultimo vero anno dell’epoca d’oro. Una vettura geniale che vinse tutto, la F2004, 15 Gp vinti su 18 gare, solo tredici appuntamenti vinti da Kaiser Schumi, altri due per Rubens Barrichello. Una stagione da record che non poteva concludersi meglio che con la conquista del Titolo Piloti e Costruttori.
Quel 28agosto, giorno delle qualifiche, fu un trionfo italiano con la Pole di Jarno Trulli su Renault, Schumacher si qualificò secondo e Fernando Alonso terzo, solo decimo Kimi Raikkonen.

F1 | Spa 2004, l’ultimo mondiale di Schumacher
La gara fu altra storia. Al via Trulli scattò bene, mantenendo la testa della corsa; partì male Michael Schumacher che venne sorpassato da Alonso e Coulthard. Subito dietro, l’inferno con  Webber, Sato, Bruni e Pantano, Panis, Button, Massa, Barrichello e Baumgartner coinvolti in un mega incidente, solo gli ultimi cinque dell’elenco riuscirono a ripartire. Dopo la ripartenza Michael accusò problemi alla temperatura gomme e venne sorpassato anche da Montoya e Raikkonen, ormai in piena rimonta. Nessun colpo di scena fino a quando lo spagnolo della Renault, Fernando Alonso, prima della sosta non ruppe il motore della sua vettura, la strada per Raikkonen era ormai spianata, dopo il suo pit riuscì a rientrare davanti a Jarno Trulli ormai secondo.
Con l’ennesima Safety Car del 29° giro, Schumacher sfruttò l’occasione per un pit guadagnando la seconda piazza dietro Kimi Raikkonen saldamente al comando.
Dopo 44 giri infernali, Ice Man, controlla e vince la prima gara  per la sua squadra in una stagione difficile. Schumacher si difese dagli attacchi del compagno e con la seconda posizione finale riuscì ad assicurarsi matematicamente il suo settimo titolo piloti, il quinto con la Ferrari.
Fu un trionfo Rosso con Schumacher e Barrichello sul podio, all’arrivo del pilota tedesco sotto il muretto, il team espose una lavagna dei tempi molto speciale “Michael sette volte campione del mondo, simply the best”, il tedesco faceva ormai parte della storia di un team e di uno sport intero.

Un Gran Premio memorabile tanto quanto una stagione vinta con ben quattro gare di anticipo.
La F1, orfana di Kaiser Schumi da quest’anno, potrà ancora contare su Kimi Raikkonen per un podio che saprebbe un pò di F1 retrò, la parola ad un altra pagina di storia del Gp del Belgio.

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