26 settembre 2015 – Anteprima storica del Gran Premio del Giappone che si correrà questa domenica con una delle edizioni forse meno ricordate, ma certamente più impresse nel cuore dei tifosi ferraristi, a suggello di una delle stagioni straordinarie dell’era Schumacher. Si tratta dell’edizione 2004, in cui Schumacher da autentico cannibale (aveva vinto il Mondiale già a Spa) ha lasciato agli avversari solo le briciole, conquistando un altro secondo posto e questa vittoria, che consegna matematicamente il secondo posto in classifica al suo compagno di squadra Rubens Barrichello.
Una gara già particolare di suo, visto che sul Giappone incombeva la minaccia del ciclone Ma-On, arrivato nella giornata di sabato, che ha costretto gli organizzatori a spostare le qualifiche alla domenica mattina. Ma più che al ciclone Ma-On, tutti hanno dovuto arrendersi al ciclone Schumacher, che nei minuti finali approfitta, da grande stratega, del mutamento delle condizioni della pista per piazzare la pole, distanziando di mezzo secondo il fratello Ralf e di oltre un secondo tutti gli altri.
La gara si trasforma ben presto in un assolo dei fratelli Schumacher, con Michael che scappa fin dai primi metri seguito dal fratello Ralf, mentre le due BAR-Honda sono in lotta tra loro. Michael è inarrestabile, tanto che Ralf prova a insidiarlo con la strategia, rifornendo prima, ma la sua mossa di anticipare il primo pit-stop non dà i frutti sperati. Dietro di loro, Trulli, Barrichello, Montoya e Fisichella duellano tra di loro, con l’abruzzese che deve guardarsi le spalle soprattutto da Barrichello. Sembra tutto facile per il brasiliano, che non ha particolari problemi a portare avanti la propria rimonta, inseguendo David Coulthard, anche lui agile nello scartare questo gruppetto. Il duello tra il ferrarista e il pilota della McLaren finisce al 38. giro, quando il brasiliano attacca lo scozzese all’interno e i due si scontrano alla chicane del Triangolo. Non succede praticamente più nulla e Michael Schumacher vince davanti al fratello Ralf, Button, Sato, Alonso, Raikkonen, Montoya e Fisichella. La Ferrari completa così la sua stagione da record conquistando il 15. successo stagionale, il 13. per Michael Schumacher, a suggellare un trionfo pressochè irripetibile che eguaglia quello del 2002 e porta il tedesco laddove nessuno nella storia è mai arrivato, grazie alla conquista del settimo trionfo iridato.F1 Storia: Suzuka 2004, l’apoteosi di Michael SchumacherF1Sport.it - F1 Formula 1 F1 Tecnica F1 News Team Analisi