30 marzo 2015 – F1 – In Malesia il lavoro dei team si è principalmente concentrato nel migliorare il raffreddamento delle vetture. Le condizioni climatiche infatti hanno messo a dura prova le componenti sia meccaniche che elettroniche e per non rischiare rotture da innescate da elevate temperatura si sono aggiunte prese d’aria e slot d’evacuazione aggiuntive. A portare le novità più tecniche più interessanti e rilevanti la deludente McLaren-Honda.
di Antonio Granato Segui @antoniogranato
La Ferrari non ha cambiato nulla della configurazione aerodinamica utilizzata in Australia, le uniche comparazioni sono state effettuate sull’utilizzo o meno del monkey-seat posteriore. I piloti dopo infatti alcuni test hanno poi deciso di utilizzare l’appendice aerodinamica per le sessioni ufficiali (qualifica e quindi gara).
Come detto, quasi tutte le squadre hanno aggiunto alle loro monoposto prese d’aria aggiuntive e slot per favorire lo smaltimento del calore dall’interno vettura, come fatto ad esempio dalla Mercedes con una griglia ai lati del cockpit per favorire lo smaltimento del calore delle centraline ma anche dalla Williams e dalla Sauber.
La Mercedes poi ha pensato anche al confort dei propri piloti aggiungendo una presa d’aria in dinamica sulla parte alta del muso per raccogliere aria da inviare all’interno del cockpit.
Ma le novità principali in pista, aldilà dei scarsi risultati ottenuti, le ha portate la Mclaren-Honda. Prima però di mostrarvi le novità del team inglese, vi mostriamo delle immagini che confermano quanto da tempo abbiamo riportato riguarda la disposizione dell’intercooler Honda sulla McLaren e dell’architettura utilizzata di in stile mercedes con lo split di compressore e turbina.
Sotto la foto che mostra come l’intercooler alloggiato nella pancia destra della vettura e non come riportato da alcuni nella parte alta della macchina, dietro l’air-scoop, qui http://www.f1sport.it/2015/03/25/f1-mclaren-confermato-lintercooler-nella-pancia/ l’articolo nel dettaglio e la spiegazione del perché noi di F1Sport.it non credevamo alla fantasiosa teoria della disposizione alta dell’elemento di raffreddamento.
In questa seconda immagine sotto, invece, si nota il condotto di aspirazione che dall’airscope scende verso il basso nella zona anteriore del motore, a dimostrazione che il compressore è posizionato in quel punto. Nel cerchio la zona dove è collocato la turbina nel mezzo il plenum d’aspirazione per le trombette ad altezza variabile. Qui http://www.f1sport.it/2014/11/24/f1-la-honda-sispira-alla-power-unit-mercedes/ l’articolo che dimostra come per primi abbiamo svelato l’architettura della sovralimentazione McLaren-Honda.
Tornando al week-end malese ecco alcune novità interessanti portate in pista dalla McLaren. Il team di Woking ha infatti scelto di utilizzare anche lei l’S-Duct sul musetto anteriore della vettura.
Come vi mostriamo in questi disegni sotto, la Mclaren ha inserito all’interno del muso della vettura il condotto a S che preleva aria dalla parte inferiore della vettura per portarla nella parte alta. Ribadiamo che questo sistema migliora lo scorrimento dei flussi nella parte bassa della monoposto, in quanto elimina lo strato limite che da quella zona comincerebbe a creare dei piccoli “riccioli” e quindi turbolenze.
In questo modo si pulisce il flusso nella zona inferiore e si consente che questo possa scorrere lungo la vettura per una distanza maggiore senza creare questi dannose turbolenze.
Inoltre da segnalare anche l’aggiunta di un terzo deviatore di flusso sopra le bocche dei radiatori e un diverso disegno dell’altro grosso deviatore verticale esterno.
F1 Tecnica – Le novità e conferme viste in MalesiaF1Sport.it - F1 Formula 1 F1 Tecnica F1 News Team Analisi