16 marzo 2015 – F1 Tecnica: Rivediamo tutte le principali novità tecniche portate in pista dalle squadre in questa prima gara della stagione di F1 2015 svoltasi in Australia sul circuito cittadino di Melbourne.
di Antonio Granato
Ferrari:
La Ferrari non ha portato grosse novità dal punto di vista aerodinamico, ma d’altronde si sa che il lavoro a Maranello in questo momento è tutto concentrato su altri componenti e primo fra tutti la power-unit.
Sull’impianto frenante però è stato rivisto l’intero gruppo anteriore. La prima modifica di rilievo ai freni anteriori è stato lo spostamento in basso delle pinze dei freni anteriori. Nella soluzione del 2014 infatti la pinza era installata in verticale sulla porzione posteriore del disco, nel 2015 per favorire un baricentro più basso della vettura si è deciso di spostare la pinza nel punto più in basso possibile. A questa modifica oltre alla soluzione del mozzo soffiato, già vista in qualche occasione nel 2014 e durante i test invernali si è aggiunto una ri-progettazione dell’intero cestello e delle canalizzazione che scorrono all’interno delle “palpebre” in carbonio del cestello. Sotto nel disegno a sinistra la nuova versione a destra quella precedente).
Da alcune immagini poi è stato possibile scoprire come quest’anno la Ferrari abbia installato le masse radianti della sua SF15-T in una posizione più orizzontale e, a noi pare anche, leggermente obliqui rispetto al piano di riferimento con con una andamento a spiovere verso l’esterno della vettura (sensazione che andrà confermate quando si disporrà di immagini migliori).
Entrami i piloti della Ferrari per questa prima prova del campionato hanno utilizzato la nuova ala anteriore vista in Spegna e caratterizzata dai profili verticali che deviano i flussi dell’aria all’esterno delle gomme anteriori.
Nella foto sopra i dettagli:
det.1 – aggiunto profilo verticale per deviare i flussi all’esterno della gomma anteriore
det.2 – eliminata la piegatura verso l’altro della parte interna dell’upper-flap
det.3 – ampliato e la parte dell’upper-flap orizzontale
det.4 – aggiunto un profilo curvo sulla paratia laterale dell’ala
det.5 – eliminato il terzo flap e integrato nel main-plane (parte rossa) dove è stato ricavato uno slot
det.6 – eliminato il piccolo profilo orizzontale all’interno della paratia dell’ala
Interventi che sembrerebbero far pensare ad un’ala capace di gestire in modo migliore i flussi dell’aria nella zona anteriore per guadagnare in termini di drag e in efficienza aerodinamica complessiva (vista ma migliore gestione dei flussi) ma che pagano forse un poco in termini di carico all’anteriore.
Mercedes:
Confermata la soluzione con mono-pilone di sostegno dell’ala posteriore vista già durante i test invernali. Da segnalare anche la scelta di non utilizzare il monkey-seat nella consueta zona tra pilone e scarico motore, vedi riquadro nella foto sotto.
Trova conferma anche il diffusore visto in Spagna durante i test invernali caratterizzato dalla rimozione dei due profili verticali al centro dell’estrattore, cerchiati nel riquadro piccolo del disegno. Mantenuta poi anche l’aggiunta del piccolo deviatore di flusso orizzontale sulla struttura deformabile posteriore della vettura.
Rivisto anche leggermente il disegno dei turning-vane nella zona bassa della vettura. Composto sempre da quattro elementi è stato leggermente inclinato l’andamento degli elementi verticali migliorandoli e adeguandoli alle nuove forme delle vettura 2015 che forse richiede una diversa gestione dei flussi lungo il suo corpo vettura.
Infine vi segnaliamo l’importante novità introdotta dai motoristi della Mercedes nell’architettura dei condotti di scarico della loro power-unit 2015 che abbiamo analizzato in questo articolo: http://www.f1sport.it/2015/03/12/f1-mercedes-con-scarichi-piu-ingombranti/ e qui: http://www.f1sport.it/2015/03/12/f1-tutte-le-modifiche-2015-della-pu-mercedes/
Red Bull:
In casa Red Bull oltre al ritorno della naturale colorazione che ha sempre contraddistinto il team di Milton Keynes è stata anche confermata l’ala posteriore, vista nell’ultima sessione di test invernali, dotata del lungo slot verticale che nella zona superiore si unisce allo slot orizzontale superiore. Una soluzione nuova che consentirà di portare all’interno dell’ala una quantità d’aria ancora maggiore rispetto a prima, generando così più carico aerodinamico e allo stesso tempo diminuendo le turbolenze nocive (generate anche dal rotolamento degli pneumatici) in una zona di fondamentale importanza per il corretto funzionamento dell’intero profilo alare.
Altra modifica riguarda il turning-vane della Rb11 che presenta una particolare e innovativa conformazione del turning-vane che nella parte finale riproduce una sorta di canalizzazione per indirizzare meglio i flussi nella zona desiderata dalla vettura.
Modificata anche l’ala anteriore della RB11 con una modifica al flap superiore reso più curvo ed appuntito nella zona interna. Allungato anche lo slot sul primo flap che prima di fermava a metà lunghezza, ora arriva percorre quasi tutta la lunghezza
Da segnalare, anche qui, l’interessante modifica apportata dai motoristi della Renault alla loro power-unit con una divisione in due elementi dell’intercooler collocati all’interno delle due fiancate della vettura. Maggiori dettagli li trovate in questo articolo: http://www.f1sport.it/2015/03/13/f1-red-bull-e-renault-dividono-lintercooler/
Williams:
La Williams invece si è presentata a Melbourne con una nuova ala anteriore dotata di un vistoso elemento verticale, che come abbiamo visto nel caso della Ferrari, punta a deviare i flussi verso l’esterno della gomma. Inoltre è stato anche ristretta la larghezza dell’upper-flap anteriore in modo da diminuire la resistenza all’avanzamento e aumentare le già buone punte velocistiche della vettura, caratteristica che su un tracciato atipico come quello australiano può aiutare in termini cronometrici complessivi.
Inoltre confermata anche in casa Williams la soluzione del monopilone di supporto all’ala posteriore introdotta quest’anno dopo che nel 2014 siera optato per la soluzione senza piloni ma con l’ancoraggio dell’alettone mediate le paratie laterali al fondo vettura ed ad una sorta di profilo orizzontale basso.
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