Fabio e il …Sesto senso…dei conti deposito

Creato il 05 febbraio 2012 da Investiresemplice

Ciao l’articolo di oggi, prende spunto da un commento di un mio amico, lettore, nonché co-creatore di questo sito: Fabio

Fabio mi ha detto più volte di apprezzare i conti deposito. Ebbene oggi svelerò un paio di cose che forse in pochi sanno, su questa tipologia di “strumento”. Una delle pellicole che più amo, “cult” dei “twist ending” è il Sesto senso (da Wikipedia: Il sesto senso è un film del 1999 diretto da M. Night Shyamalan. Ha rivelato al grande pubblico il giovanissimo Haley Joel Osment e con circa 672 milioni di dollari è uno dei più grandi incassi della storia del cinema.)

E’ un film che tratta il tema difficile della morte. Lo fa, con lo stile del thriller/horror paranormale, regalando suspance e phatos per tutto il tempo e, a luci spente, lascia anche molti spunti di riflessione su cosa c’è dopo la morte. Una delle cose che mi è più piaciuta è l’uso del “twist ending” ossia quella tecnica di sceneggiatura che impiega un “finale” che modifica completamente il senso del film. Lo spettatore, a cui vengono fatti ri-vedere, alcuni passaggi del film, rimane stupito nel dare un nuovo significato alla storia che fino a quel momento, sembrava “altro”. Tutto molto bello, a tal punto che molti film venuti negli anni dopo hanno sfruttato a mani basse, questa tecnica. I regista indiano M. Night Shyamalan, che generalmente divide la critica, è senz’altro uno dei miei preferiti, per sensibilità e originalità.

Eh, il cinema! che malattia!

Ma veniamo ai conti deposito.

Iniziamo con il dire che sono una (non) forma di risparmio che ha avuto molto successo in questi ultimi 3-4 anni, perchè risponde ad una precisa esigenza emotiva del mercato: un buon rendimento con un rischio molto basso. Dico subito che considero intelligente, allocare su questa forma di conto corrente, la parte che realmente è  da mantenere “liquida”.Di cosa sia la liquidità, ne abbiamo parlato la scorsa settimana, se non sai di cosa sto parlando, vatti a rileggere l’articolo sulla pianificiazione finanziaria, please

Le banche per fare raccolta, hanno utilizzato negli ultimi anni, l’arma commerciale dei conti deposito. Sono conti correnti ad elevata remunerazione delle liquidità in giacenza, per un periodo massimo di 12-18 mesi. Dopo tale periodo il tasso ritorna ad allinearsi alle condizioni di “mercato” di quel momento. Unica “richiesta” della banca, a questo tipo di tasso “civetta”  è che, l’intestatario del conto sia un nuovo cliente (non vengono concesse, di norma, le medesime condizioni ai già clienti) e, numero due, che il cliente che dovesse ritirare il proprio capitale, prima del periodo “pattuito”, rinunci a tutti gli interessi “maggiorati”.

Cosa piace a Fabio dei conti deposito?

Ecco cosa mi ha risposto:

- nessuna spesa di apertura/chiusura/gestione/operazione
- completa gestione autonoma di versamenti/vincoli/reversibilità del depositato
- fondo a tutela massima di circa 100.000€
- laddove si ha la possibilità di avere interessi anticipati per vincoli periodici, la possibilità di avere degli interessi composti
- tasso sicuro anche se basso

Fabio, che ringrazio per il suo commento, ha confermato le motivazioni che sono alla base della grande diffusione dei conti deposito che, ribadisco ancora una volta, possono essere una buona soluzione per gestire la liquidità, in particolar modo “in parcheggio”. Cioé quella parte di liquidità che si sa, con quasi certezza, che uscirà dalle nostre “casse”  in tempi brevi (acquisto auto, casa, investimento imprenditoriale, ecc.). In tutti gli altri casi, ti invito a valutare attentamente le riflessioni che sto per condividire con te:

1) I conti deposito, a tassi “maggiorati”, sono un investimento che le banche fanno per acquisire nuovi clienti e/o nuovo denaro. Fin qui nulla di male, intendiamoci. Ma la mia domanda è: quanto è fastidioso dover cambiare banca in generale? Ha senso fare questo, per la “normale” liquidità che si intende mantenere sul c/c per le spese familiari? Quantificato il vantaggio in euro, ha realmente senso aprire un nuovo conto corrente, con bolli, su cui trasferire bollette, per un vantaggio (probabilmente modesto) che, nella migliore delle ipotesi si “estinguerà” tra 12 mesi? e poi? cerchiamo un altro “extra” istituto?

2) Sento già l’obiezione di qualcuno: eh Renato, ma io ci tengo sopra 50.000/100.000 e anche di più, il vantaggio è bello corposo. E la mia domanda è: ma tutti questi “soldi” li devi tenere in liquidità perché gli spenderai oppure è che non ti fidi di altre soluzioni di investimento? magari non vuoi avere pensieri di oscillazioni sul tuo capitale vero? per rispondere a queste riflessioni bisogna prima che sveliamo la numero 3.

3) Il fondo interbancario di tutela dei depositi (http://www.fitd.it/chi_siamo/istituzione.htm) è un’istituzione che assicura i conti correnti in Italia, fino a 100.000 dall’eventuale fallimento della banca, ed è gestito e disciplinato dalla Banca d’Italia. Quindi una garanzia molto forte. Ecco il mio “twist ending” per te:  sai come vengono investiti i capitali di questo fondo? no? I capitali vengono investiti in titoli di stato (Bot, BTP e CCT ecc.)

Cosa succederebbe a questa tutela massima, nel caso in cui il sistema Italia, dovesse andare in default? prova a pensarci. Non esiste più nulla a rischio “ZERO”

2b) Torniamo alla seconda riflessione. I conti deposito in quest’ultimo periodo offrono rendimenti netti su vincoli a 12-18 mesi intorno al 3,20%-3,5%. Se il tasso è sempre espressione del rischio, se il rischio “paese-emittente” abbiamo visto essere lo stesso, perché non comprare direttamente un titolo di stato a 12-18 mesi? Eh si, caro lettore, se operi una corretta pianificazione finanziaria puoi investire la parte del patrimonio che vuoi allocare a 12-18 mesi per le tue esigenze, in cct ad esempio. In queste settimane ti saresti assicurato un rendimento netto del 4,5%-5% annuo! Secondo me è meglio. Ora i tassi si stanno abbassando e c’è da giurarci che anche le banche, attrarranno i nuovi clienti/depositi, spendendo meno e riducendo i tassi di “ingresso”.

In conclusione, ritengo che  sia opportuno “sfruttare” questo “regalo” esclusivamente per la liquidità in esubero e “parcheggiata” per spese a breve, mentre sia preferibile ai conti deposito, un conto corrente alla “tedesca” ossia a spese “zero”, unito ad una corretta e ben fatta pianificazione finanziaria in tutti gli altri casi e/o quando la luna di miele dei primi mesi in promozione, sia terminata.

Ora, come ha fatto Fabio, chiedimi quello che vuoi e lascia un tuo commento: come vedi per me è molto importante

Alla prossima settimana!


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