Un libro che apre un filone nuovo nella nostra poesia moderna italiana; per ritmo, per forma; attraverso l’uso di un vocabolario che esprime un suono lunare ed onirico.
“Poesia come pensata sul pentagramma, quella di Fabio Strinati, giovane autore alla sua prima esperienza di poesia. Poesia pensata come attraverso il respiro delle spighe di grano – sottotitolo del libro stesso. Il suo lavoro poetico è fatto di una ricerca continua di significato e significante che devono combaciare attraverso metafore e suoni, immagini e ritmi che colpiscono per la ricchezza di particolari, per quella assonanza tra il reale e l’onirico che diventa poesia. I testi di Strinati non sono di facile lettura, non vi troverete le rime aperte e chiare di un Penna o di un Caproni, i sentimenti dolorosi di Ungaretti, la poetica della morte di Sereni. Uno zibaldone da cui trarre linfa per una futura poetica, per una visione – fortunatamente – ancora in divenire”.
(Cinzia Demi)
Fabio Strinati è un poeta e musicista marchigiano, allievo del maestro Fabrizio Ottaviucci. Vive a Esanatoglia e ha da poco pubblicato il suo libro di poesie dal titolo “Pensieri nello scrigno. Nelle spighe di grano è il ritmo”, con la casa editrice il FOGLIO LETTERARIO, con direttore Gordiano Lupi.
Titolo Pensieri nello scrigno. Nelle spighe di grano è il ritmo
Autore Strinati Fabio
Prezzo € 12,00
Dati 2014, 130 p., brossura
Editore Ass. Culturale Il Foglio (collana Poesia)