“Convivere con i veleni”, questo il titolo del terzo appuntamento dei science café svoltosi ai Sette Vizi, Mediateca del Mediterraneo a Cagliari, che fa parte del più ampio progetto regionale di divulgazione scientifica, promosso da Sardegna Ricerche, con il contributo dell’Assessorato alla programmazione della Regione Sardegna – CRP, che ha l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica locale sulle tematiche attuali della scienza e dell’innovazione tecnologica.
In questo terzo incontro è intervenuto Fabrizio Bianchi, epidemiologo presso l’Istituto di Fisiologia Clinica – Consiglio Nazionale delle Ricerche di Pisa. A moderare la discussione è stata Nunzia Bonifati.
L’approfondimento è dedicato alla relazione rischiosa tra ambiente e salute, terreno di studi dell’epidemiologia ambientale che osserva e studia le popolazioni esposte a determinate sostanze inquinanti presenti nell’aria, nell’acqua e nel suolo. Si tratta di popolazioni che abitano, ad esempio, vicino alle grandi fabbriche o agli inceneritori, in aree urbane o rurali considerate a rischio per la presenza di sostanze tossiche nelle falde acquifere, nel suolo o nell’aria. Alle osservazioni sulle popolazioni esposte a questo tipo di inquinamento, si aggiungono gli studi su quelle vittime dei disastri ambientali (nucleari come Chernobyl, chimici come Seveso, petroliferi come Tauranga in Nuova Zelanda, ecc.) e su quelle esposte ai danni ambientali provocati da rifiuti interrati e da liquami di ogni genere sversati dalla criminalità.
Lo studio della relazione tra ambiente e salute aiuta ad essere cittadini attivi, capaci di indirizzare le politiche economiche e dunque quelle ambientali e sanitarie. Inoltre, familiarizzare con l’epidemiologia può aiutare a prevenire comportamenti ambientali “a rischio”, quelli cioè che possono mettere a repentaglio la salute dei nostri simili, degli animali e dell’ambiente circostante.
Tante le domande attorno alle quali si è sviluppata la discussione come ad esempio: “Ambiente e salute – come possono essere valutati gli effetti dell’inquinamento e come possono essere prevenuti?” Come possono essere coinvolti i soggetti interessati alle decisioni e coloro che devono prenderle?” “Come devono essere valutate le prove scientifiche?”. A queste domande si può rispondere correttamente soltanto se si assume un atteggiamento di neutralità e imparzialità utilizzando in maniera corretta le evidenze della scienza.