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Facciamo chiarezza: Jailbreak per Android

Creato il 11 gennaio 2012 da Belloweb @belloweb2

La parola Jailbreak è diventata famosa con l’avvento dei dispositivi Apple: IPhone, IPod Touch e IPad. Questi dispositivi, secondo la politica Apple, sono sistemi chiusi. Che cosa significa? Semplicemente il file system (o in parole più povere la memoria) non è abilitato direttamente in lettura e scrittura. Infatti per installare un gioco, inserire della musica, etc.. in un IPhone dovete per forza utilizzare l’AppStore e ITunes. Naturalmente tutta la comunità del software libero si sono ribellati a questa scelta, e gli hacker si sono messi al lavoro per violare il sistema operativo (iOS) dell’Apple.
Nasce quindi il Jailbreak, un tool che permette lo sblocco del dispositivo con la possibilità di installare applicazioni anche se non presenti sull’AppStore.

image19 Facciamo chiarezza: Jailbreak per Android

Dopo questa breve introduzione, che ci ha fatto capire perché la parola Jailbreak è diventata tanto popolare al giorno d’oggi, capiamo che cosa significa per Android.


Tagliamo subito la testa al toro, e diciamo che la parola Jailbreak non ha senso per Android. Il motivo è molto semplice. A differenza dell’iOS Apple, Android non è un sistema chiuso. Infatti, Google (proprietario del SO Android) ha adottato la politica inversa dando la possibilità agli utenti di installare anche applicazioni non certificate dall’Android Market. Che cosa significa? che qualunque applicazione rilasciata da qualunque sviluppatore teoricamente può essere installata sul vostro telefono. Questa libertà ha dato vita anche a Market alternativi, il più famoso è Amazon App Store.
I vantaggi ovviamente sono molteplici, soprattutto per gli sviluppatori. Si ha maggiore libertà nello sviluppo senza per forza dover seguire le politiche adottate da Google. Gli utenti possono installare qualunque programma ed avere una scelta più vasta sulla fonte da cui reperire l’App.
Mentre lo svantaggio principale è che questa liberta può essere sfruttata dai malintenzionati per pubblicare applicazioni pericolose (virus) oppure applicazioni craccate non originali.
Google comunque pone un limite: l’accesso al file system con i diritti di amministratore è vietato! In questo modo la libertà data non permette di modificare le funzionalità base di sistema evitando quindi problemi di sicurezza per l’utilizzatore finale.
Gli hacker naturalmente hanno superato anche questo ostacolo, e in rete sono presenti numerose guide per lo sblocco dei permessi di root su Android (tra cui la nostra

icon smile Facciamo chiarezza: Jailbreak per Android
leggi ). Ha senso sbloccare i permessi di root? Molto semplicemente vi rispondiamo di no (in seguito verrà proposto un articolo dettagliato su questo argomento)!


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