Facciamo il trenino - Recensione - Android

Creato il 05 ottobre 2013 da Intrattenimento

NimbleBit torna ad occuparsi di trasporti, con una simulazione che stavolta riguarda i treni

Uscito l'anno scorso, Pocket Planes si è rivelato una piacevole sorpresa, riuscendo efficacemente nell'intento di proporre una simulazione semplice da assimilare ma abbastanza profonda da non risultare troppo banale, il tutto servito in un formato free to play onesto, ovverosia capace di lasciare la libertà a chi lo volesse di proseguire anche senza metter mano alla carta di credito. Difficile che un simile exploit rimanesse isolato, ed ecco dunque che lo sviluppatore californiano ha rimesso in piedi una simile impostazione con il qui presente Pocket Trains, sostituendo gli aeroplani con i treni ed apportando qualche modifica al gameplay.

Ferrovia portami via

Le somiglianze fra Pocket Trains ed il precedente titolo coinvolgono principalmente la struttura ludica di base, che è rimasta sostanzialmente inalterata: compito del giocatore è dunque quello di espandere la rete di trasporti, partendo con una risicata manciata di mezzi e destinazioni ed ampliando sempre più il proprio dominio a livello globale. L'assenza di competitor e di particolari ostacoli lungo il percorso che non coinvolgano l'aspetto puramente economico sono i due fattori cardine che tradizionalmente distinguono le simulazioni di NimbleBit, e che qui puntualmente si ripresentano: giocare a Pocket Trains si dimostra quindi fin da subito come un'esperienza light, alla quale è preferibile dedicare qualche minuto nel corso della giornata piuttosto che sessioni di gioco intense e prolungate. Tuttavia, affermare che il passaggio dagli aeromobili alle locomotive abbia portato il gameplay ad essere un po' più sui binari non è solo un facile gioco di parole: Pocket Trains risulta di fatto un'esperienza un po' più guidata rispetto al precedente, a cominciare proprio dalle caratteristiche dei trasporti. Se infatti in Pocket Planes gli aerei potevano raggiungere qualunque destinazione fosse alla loro portata, qui ogni treno può percorrere solo una propria tratta di competenza che va debitamente pianificata dall'utente. E' questo il passaggio più strettamente strategico dell'intera esperienza: l'ideale è costruire una ferrovia che garantisca un sufficiente (e remunerativo) traffico di vagoni senza costringere però la locomotiva a percorrere distanze eccessive. Diversi sono i fattori da tenere in considerazione, a partire dalle caratteristiche della motrice in termini di capienza di carburante, velocità e capacità di traino fino ad arrivare al mero costo per l'inaugurazione di un nuovo tratto di ferrovia. Fatto ciò, ci si presenta di fronte lo stesso bivio già conosciuto in Pocket Planes ed in tanti free to play, ovvero metter mano alla carta di credito per acquistare pacchetti di risorse oppure prepararsi a fare moltissimi viaggi per poter raggranellare i soldi necessari per espandere il proprio impero ferroviario. Rispetto al precedente, però, appare evidente una sproporzione fra uscite ed entrate, nel senso che bisogna pagare letteralmente per avere ogni genere di servizio (dall'apertura di una nuova stazione fino alla semplice messa in opera di una nuova locomotiva), spesso con cifre molto elevate che richiedono tantissimo lavoro per essere soddisfatte senza passare per il negozio dedicato agli acquisti in-app.

Persino il sistema adottato per acquistare nuovi treni o far evolvere quelli già esistenti sa un po' di fregatura: anziché mettere semplicemente in vendita gli articoli in un apposito menu (come accadeva in Pocket Planes), gli sviluppatori hanno pensato di gestire tutto tramite delle casse-premio dal contenuto sconosciuto, che richiedono l'esborso di valuta soltanto per essere aperte e rivelare ciò che nascondono. Considerando che una motrice richiede un tot di pezzi dello stesso tipo per essere costruita -numero che aumenta più il mezzo è pregiato- risulta evidente come si finisca per spendere molto più tempo e denaro per avere accesso ad un singolo modello. NimbleBit ha tirato dunque un po' più la corda per spingere l'utente a spendere soldi veri, azione totalmente legittima per un free to play ma che inevitabilmente rende Pocket Trains sensibilmente meno piacevole del predecessore, nonché potenzialmente molto più ripetitivo data l'estrema lentezza con la quale si riesce ad accumulare ricchezza. Ciò detto, i portatori di grande pazienza o coloro che non disdegnano di ricorrere agli acquisti in-app sono senza dubbio coloro ai quali il titolo NimbleBit è destinato a regalare qualche soddisfazione in più, facendosi forte di una struttura collaudata e di un gameplay semplice ma stranamente appassionante. A corredo di tutto ciò interviene la tradizionale e sempre godibile veste grafica in pixel art tipica dei lavori dello sviluppatore californiano, anche se stavolta abbinata ad elementi del paesaggio dal taglio più realistico che appaiono un po' come dei corpi estranei nell'estetica del gioco.
Pocket Trains - Teaser trailer

Solitamente un seguito si prefigge l'obiettivo di migliorare ed espandere l'esperienza offerta dal predecessore, ma non è questo il caso di Pocket Trains: rispetto al globalmente più valido Pocket Planes, il nuovo strategico NimbleBit offre sostanzialmente meno contenuti ed un gameplay più rigido e schematico, infarcendo il tutto con un accento molto più marcato sugli acquisti in-app. Andare avanti senza metter mano al portafogli diventa dunque un'impresa riservata a veri campioni di perseveranza, mentre con esborsi anche minimi si può godere di un titolo con il quale passare delle piacevoli brevi sessioni durante la giornata, perlomeno finché dura l'interesse.

Fabio Palmisano @Fagio83

Pro

  • Semplice da capire ma comunque intrigante
  • Interfaccia pulita e funzionale
  • Tante cose da fare e da scoprire...

Contro

  • ... spendendoci molta pazienza o un po' di soldi
  • Più limitato rispetto a Pocket Planes
  • Commistione tra pixel art e scenari realistici poco convincente

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