Facciamo rete senza champions!

Creato il 19 settembre 2013 da 19stefano55

E’ tempo che si rifletta su cosa ci si debba concentrare: sulla champions, sui social, sui talk show, a gennaio ritorna il grande Fratello o su Report, Presa diretta, insomma sul non pensare o sul pensare che al peggio non c’è mai fine?

Ma seduti, masticando amaro credo che poco o nulla cambierà! Invece dobbiamo agire con gli altri condividendo, magari rischiando di perdere ore e ore per convincerci o convincere che le idee , quelle sì possono essere flessibili e migliorabili con la collaborazione.

Gli egoismi costosi (1 milione  di pensioni fra quelle d’oro e quelle baby e 2-300.000 milionari) stanno zitti, anzi nulla si può modificare: chi è povero vi rimanga chi è benestante goda, ma il benestante non vivrà sereno perchè la miseria genera cattiveria che non sempre si riesce a fronteggiare.

Giovani delusi da studi finti che alla fine vengono concepiti come parcheggi, che determinano lavori di nessun collegamento con gli stessi, che futuro porteranno?

Diamo speranza a questa generazione solo nel farla andare via perchè non vogliamo una radicale trasformazione del nostro modello iperconsumista che con la globalizzazione non può sostenersi?

La bellezza della nostra Italia , le sue vocazioni millenarie e note (senza neanche un costoso marketing sensazionalistico) in tutto il mondo devono soccombere per l’incuria dovuta alle priorità delle mazzette e dei soprusi malavitosi.

Cari amici in Cristo, pertanto accettanti la croce ma che godono delle cose che accadono anche oggi (ci vogliono occhi limpidi però) non è giunta l’ora di fare reti invece che criticare le pagliuzze dell’altro.

Agricoltura sociale, reti di famiglie, mestieri locali, minor scambio di moneta e più sussidarietà, nuova economia cittadina che si apra e conduca alla cooperazione.



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