In questi giorni la carica di lavoro è aumentata tantissimo a causa anche di PITTI. Ma oggi ho abdicato del mio tranquillo e rilassato pranzo per scrivervi di uno stilista scoperto stanotte, proprio prima che le mie palpebre si arrendessero a Morfeo. La stilista in questione è Nino Sepo.
Nino è una stilista e artista georgiana che lavora, dal 2010, come curatrice artistico per Sepo’s Kinetic Mobiles. Ha studiato presso la Tbilisi State Academy of Arts, e il College of Architecture Center of Contemporary Art di Tbilisi.
La stilista, durante un’intervista di Vogue Italia, ha affermato: “La mia collezione
The Caucasus Frame è dedicata alla donna caucasica contemporanea che non è così libera come in altri Paesi ed è infatti limitata da frames, da una sorta sovrastruttura. La donna caucasica non può essere come le altre, nonostante viva nei nostri tempi. Una donna che è comunque diversa, “inquadrata”, che si muove all’interno di questa sovrastruttura della quale non riesce a liberarsi, creata dalle tradizioni caucasiche, dalle emozioni, dal carattere rigido, dalla morale. Attraverso il mio concept volevo chiedere alla gente: abbiamo davvero bisogno di muoverci al di fuori di questa sovrastruttura? È davvero doloroso
vivere meglio ed essere totalmente liberi, oppure questa sovrastruttura ci aiuta a non perderci?”.
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