Facciamola finita

Creato il 09 dicembre 2013 da Nehovistecose

(This is the end)

Regia di Seth Rogen, Evan Goldberg

con James Franco, Jonah Hill, Seth Rogen, Jay Baruchel, Danny McBride, Craig Robinson, Michael Cera, Emma Watson, Jason Segel, David Krumholtz, Paul Rudd, Mindy Kaling, Martin Starr, Channing Tatum, Kevin Hart, Christopher Mintz-Plasse, Rihanna, Aziz Ansari, Evan Goldberg.

PAESE: USA 2013
GENERE: Commedia horror
DURATA: 107′

Mentre si trovano ad una festa a casa di James Franco, alcune star della tv americana – Hill, Rogen, Baruchel, McBride, Robinson e lo stesso Franco – assistono impotenti alla fine del mondo. Barricati in casa senza cibo e senza armi, iniziano a capire che la vita è un pò diversa da come appare nei film che interpretano…

Basato sul cortometraggio Jay and Seth vs. the Apocalypse (2007) di Jason Stone, è una commedia demenziale scritta e interpretata dalla squadra di comici americani che fa capo a Judd Apatow, produttore e sceneggiatore di parecchi dei loro film. La premessa era a dir poco geniale (ogni attore interpreta una versione esagerata e caricaturale di se stesso), il risultato lascia alquanto a desiderare. Orde di giovani critici hanno idolatrato un film di rara idiozia che scambia volgarità gratuita per umorismo politicamente scorretto, non fa ridere e affossa le buone intenzioni (satira antihollywoodiana, riflessioni sul contrasto attore/personaggio) in un mare di banalità. Tra peti, eiaculazioni, dialoghi scurrili, abusi demoniaci, autocitazioni sempliciotte, sbornie e fattanze di ogni tipo, il film arranca fino ad un improbabile finale angelico in cui arrivano niente meno che i (redivivi) Backstreet Boys. L’autoironia pretende sobrietà d’analisi e intelligenza di scrittura: qui mancano entrambe. Il divertissement tra amici ci può stare, ma quando a divertirsi sono soltanto loro le cose cambiano. Molto più riuscito sul lato apocalittico che su quello della farsa, (ed è tutto detto!) è il tipico esempio di una buona idea buttata ai maiali (e non potrebberci metafora più calzante). La regia di Rogen e Goldberg non va al di là di un piatto stile paratelevisivo, le prove degli attori esagerate e kitsch. In America grande successo, in Italia – grazie a Dio – flop devastante. Su quei folli che sono riusciti a dire che si tratta dell’Animal House degli anni duemila, caliamo un velo pietoso.



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