Facebook contro i suicidi

Da Pattici @EdeaImage
Facebook, vetrina delle emozioni. La nostra vita scorre pubblicamente sugli schermi di pc, smartphone, tablet altrui, a volte attirando attenzione con post divertenti o interessanti, altre volte passando del tutto inosservata. Non è un caso poi che chi è portato a compiere un gesto estremo come il suicidio tenti anche la strada del post pubblico, forse come ultimo barlume di speranza per richiedere aiuto. 
Proprio per arginare queste tendenze, sempre più numerose, Facebook ha progettato una nuova procedura di intervento. Esisteva già, infatti, un metodo di segnalazione dei post ritenuti pericolosi; ora sarà possibile segnalare direttamente quelli problematici e un gruppo di supporto prenderà in carico la segnalazione analizzandone la pericolosità.
In seguito l'utente sarà contattato privatamente e informato che su preoccupazione di un amico è considerato un soggetto a rischio, e gli verrà offerta la possibilità di ricevere supporto, da professionisti o semplicemente da amici, oppure di ricevere consigli su come affrontare la situazione. 
L'equipe di supporto sarà attiva 24 ore al giorno e 7 giorni su 7, analogamente al telefono amico.
Il servizio di Facebook per ora è attivo solo negli Stati Uniti, dove la percentuale di suicidi tocca alti livelli, ma è in programma di essere diffuso, dopo pochi mesi, in tutto il mondo. Facebook precisa, in ogni caso, che il suo strumento è solo integrativo e di non volersi sostituire agli specialisti, che è sempre bene che vengano contattati. 
L'attenzione del social network insomma diventa sempre più sociale, interessandosi anche agli stati problematici dei suoi utenti e proponendosi come mezzo di aiuto.
Una buona iniziativa che si spera venga sfruttata come si deve.
Monica

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