Wired scrive:
I più attenti avranno capito che tutto ciò altro non è che un sostanziale contribuito nel definire gli interessi e le attitudini degli utenti Facebook, per poi così rivendere tali dati agli inserzionisti 2.0. A rafforzare il tutto c’è poi la trasformazione del “Diventa Fan” con il “Mi piace”. Anche questa non è una semplice variazione semantica, bensì un’ulteriore possibilità per una “profilazione” dell’utente ancor più accurata da parte del social network che potrà così inviare dei messaggi pubblicitari mirati. Nel rispetto della privacy. Questa volta infatti non c’è il rischio di cadere nella trappola di Beacon, il discutibile sistema pubblicitario utilizzato da Facebook in passato che divenne oggetto di una vittoriosa class action nel 2009.
Ma a chi gioverà maggiormente tutto questo? Alle multinazionali, e a Facebook naturalmente.
Mi pare un ottima politica di mercato: la dimostrazione che da piccoli accorgimenti si ottengono grandi risultati.