(Foto: Scott Olson/Getty Images News)
Facebook sa molto di tutti, ma tutti possono sapere degli altri via Facebook. Basta prendere Messenger, l’app di messaggistica del social network, disponibile anche nella versione web. Non è difficile notare che l’app tenga traccia degli accessi, indicando agli altri amici a che ora è stato effettuato l’ultimo ingresso alla chat. Søren Louv Jansen si è incuriosito, e spulciando un po’ ha trovato una lista di ID legata a quella degli accessi. Creando lui stesso un servizio – qui il codice sorgente – che controlla Facebook ogni dieci minuti, ha ottenuto un quadro preciso dell’uso del social network da parte dei propri amici. Molte persone controllano Facebook come prima cosa alla mattina, e l’ultima della sera: per questo, spiega Louv Jansen, è possibile studiare le loro abitudini di sonno.(Foto: Søren Louv Jansen)
Inception dei fatti degli altri. La morale, dice lo sviluppatore Louv Jansen via Medium, è che anche se Facebook bloccasse questo servizio ritenendolo a ragione un piccolo hacking, terrebbe ad ogni modo per sé i dati che acquisisce quotidianamente, sfruttandoli per una migliore profilazione utente.