Facebook va giù pesante su una questione destinata a lasciar discutere. L’annuncio riguarda l’adozione di sistemi di notifiche rispetto ad account ritenuti oggetto di violazioni, ma quel che più stupisce è la motivazione.
Facebook senza troppi giri di parole si riferisce a presunti attacchi che potrebbero essere promossi dai governi, “government-sponsored”. Una volta individuato un account come eventuale oggetto di queste pratiche scorrette, Facebook tenderà a chiedere, ad ogni accesso da browser o device diversi dai convenzionali, l’inserimento di un codice di sicurezza che sarà inviato rigorosamente da cellulare.
I soliti cospirazionisti parleranno della volontà di acquisire i numeri di telefono degli utenti, ma non temete, quelli li hanno già avuti con Messenger e WhatsApp.
Puntare il dito, o meglio sparare sulla folla, rispetto a presunti attacchi governativi agli account Facebook pone il social, e l’azienda in genere, in una posizione non certo di facile gestione.
Non è ancora chiaro da dove possa essere nato questo tipo di sospetto, ma una dichiarazione così decisa dev’essere sicuramente mossa da valide motivazioni, unitamente a verifiche tecniche sugli accessi. Difficile non incorrere in sospetti e affini. Basta leggere i commenti che seguono il post ufficiale, firmato da Alex Stamos, Chief Security Officier di Facebook.
Posted by Facebook Security on Venerdì 16 ottobre 2015