Facebook: quando il sessismo è sui social network

Anche Facebook è un po’ come la televisione e la pubblicità: un proliferare di messaggi sessisti e razzisti senza controllo, da parte di un social network che non li percepisce come pericolosi e violenti.

I gruppi che denuncio si presentano maschilisti e altri addirittura violenti che incitano vere e proprie violenze fisiche e psicologiche contro le donne. Altri se messi assieme vanno a creare un vero e proprio cortocircuito sulla sessualità femminile creando effetti devastanti alla libertà e salute sessuale delle donne.

Se metti assieme un gruppo che da delle troie a delle ragazzine che si spogliano in cam (o che si cercano lo stupro) o alle donne in generale per il solo fatto di essere donne siamo di fronte allo stesso risultato: le ragazzine sono sotto accusa solo perchè donne. Nessuno attaccherebbe i ragazzi che si spogliano in cam, si masturbano e fanno gli stessi siparietti.

Se ci aggiungi poi i gruppi che contestano le donne che ‘non la danno in giro‘ affibiandole l’epiteto di menose, allora ecco che qui avviene il cortocircuito di cui parlavo prima.

Da una parte sono messi sotto accusa i comportamenti libertini di una ragazza e dall’altra sono messi sotto accusa i comportamenti sessualmente morigerati di una ragazza percependo la sessualità femminile come una cosa che non appartiene alla donna e che non ha valore.

Il risultato è lo stesso: la donna viene considerata da tutt’e due gli opposti una preda, un oggetto sessuale che non ha diritto di scegliere il proprio comportamento sessuale ma sno gli uomini a doverlo decidere. E siamo alla vecchia bipartizione tra santa e puttana (molto contemplata da alcuni gruppi in maniera molto esplicita tanto che spesso è pure nel titolo).

Ora non voglio dire che una ‘che se la tira’ come dicono loro è una santa ma semplicemente è una donna che sceglie a chi dare retta e a loro questoda fastidio perchè nella loro mente c’è la donna preda e non la donna cacciatrice.

Come può quindi una donna essere di facili costumi se in giro c’è così poco rispetto per le donne? Come può esserlo se poi dopo verrà criticata?
La donna nè risulta talmente disorientata che svilupperà veri e propri problemi nella sessualità e sensi di colpa, quindi ribadisco la pericolosità di questi gruppi.

Che dire di quelli che vogliono risolvere la crisi mandando a battere le donne?
La donna qui diviene oggetto in vendita, il gruppo gioca su pregiudizi alimentati anche da pubblicità sessiste e televisioni, che hanno portato a produrre il motto “le donne sono portate per il richiamo sessuale..” e di considerare il corpo femminile una merce in vendita. Inoltre i creatori del gruppo,ora eliminato, non fanno altro che rispecchiare la mentalità di un Paese dove le donne sono escluse dal lavoro e dove il corpo femminile attira guadagni.

Alcune sorelle non sono d’accordo con il segnalare i gruppi. Sarebbe inutile perchè l’utente non ha autodeterminazione e non ha alcun potere se non quello di segnalare cliccando su un tasto con delle regole confuse ad un entità superiore che non sempre decide di ascoltarti.
Considerano fb un socialnetwork nemico delle donne. Io mi trovo d’accordo su questo, sopratutto da quando ho scoperto che la pagina Femminismo è stata cancellata.

Provo profonda amarezza nel sapere che Facebook accolga a braccia aperte i gruppi misogini, razzisti e violenti ma non vuole gruppi femministi. Per questo ho deciso che mi cancellerò per sempre e cercherò un altro genere di social network.