Il tema attuale relativo al re dei social network non è tanto il fatto che il suo ricchissimo e giovane fondatore, Mark Zuckerberg, sia stato nominato “uomo dell’anno” dalla prestigiosa rivista “Time” nè che gli sia addirittura stato dedicato un film (intitolato per l’appunto “The Social Network” per la regia di David Fincher) quanto piuttosto la stratosferica valutazione che gli è stata appena attribuita, pari alla bellezza di 50 miliardi di dollari, pari a circa 75.000 miliardi delle vecchie lire, assai di più del budget annuale (legge finanziaria) dello Stato Italiano !!!
Molti grossi nomi della finanza internazionale e giganti come Goldman Sachs e la piattaforma russa Digital Sky Technologies stanno investendo cifre ad otto zeri acquistando quote in Facebook e aiutando i propri grossi clienti ad entrarne a far parte a propria volta.
Giusto per rendere l’idea di quanto il mondo sia cambiato e quanto rapidamente si possano raggiungere certi traguardi basta prendere in considerazione altri due o tre numeri relativi al fenomeno Facebook:
- 1984, anno di nascita di Mark Zuckerberg (oggi ha 26 anni …)
- 2004, anno di nascita di Facebook (Zuckerberg aveva 20 anni all’epoca)
- 6,9 miliardi di dollari il patrimonio netto di Zuckerberg nel 2010 (fonte Forbes.com)
- 500 milioni, numero di utenti attualmente iscritti a Facebook
- 3°, la posizione di Facebook come “sito web più visitato nel mondo“, dopo i giganti Google e Microsoft, non male per un progetto che ha solo 6 anni di vita …
- 100 milioni di dollari, la cifra recentemente donata da Zuckerberg per sostenere l’educazione pubblica nel New Jersey
Il successo e l’esplosione di Facebook sono così rapidi che ancora non si è capito bene come utilizzarlo al meglio per aiutare il proprio businessma certamente è un peccato mortale pensarlo solo come un fenomeno sociale magari passeggero o come una maniera più o meno simpatica per perdere del tempo condividendo facezie con amici ed estranei.
Personalmente ho aperto un profilo su Facebook solo poco più di un anno fa e ad oggi lo ho anche io utilizzato
In effetti, il dato più significativo che ho riscontrato è questo: solo una minima parte dei miei coetanei e vecchi amici d’infanzia è presente su Facebook e comunque la maggior parte di chi vi è presente lo è in maniera assolutamente saltuaria e occasionale. Parliamo di persone intorno ai quarant’anni, evidentemente assai poco informatizzate anche se qualcuno tra loro un pò alla volta inevitabilmente dovrà rendersi conto del secolo in cui vive e di quali sono oggi i nuovi veicoli di comunicazione.
Da un altro lato invece, ho effettuato personalmente più di un sondaggio presso ragazzi adolescenti tra i 10 e i 18 anni provenienti da diverse regioni d’Italia e alla domanda relativa a quanti tra i propri compagni si scuola e coetanei fossero su Facebook, l’immancabile risposta che ho ricevuto è stata: “Faccio prima a dirti i nomi degli unici due ragazzi che non ci sono!”
Ragionandoci un attimo, il dato della presenza totale dei ragazzi su questi nuovi “aggregatori di socialità” non deve stupire nè turbare, visto che, da che mondo è mondo, una delle pulsioni primarie dei giovani è quella di socializzare con i propri coetanei.
Un tempo lo potevano fare solo ad personam, noi litigavamo con i nostri genitori per il possesso dell’apparecchio telefonico (e con i vicini di casa per chi aveva il “duplex” ^_^) , i ragazzi di oggi hanno una pluralità di mezzi in più: telefoni cellulari, sms, mms, chat, skype, messenger, Facebook etc.
Ragionando la questione in ottica di business e di marketing questo vuole però dire una cosa molto importante: internet, i suoi canali, le sue dinamiche e i suoi rituali rappresentano già adesso ma sempre più in futuro la più grande e facilmente accessibile opportunità di business del nostro tempo!
Da tre anni a questa parte, un pò per necessità, molto a seguito degli stimoli fornitimi dal mio carissimo amico e socio storico Livio Sgarbi (che oltre che per tante altre cose, non smetterò comunque mai di ringraziare anche solo per questo!) ho iniziato ad interessarmi attivamente del mondo internet e di web marketing, studiando ed applicando in maniera importante quanto appreso alla mia attività professionale, al mio marketing e al modo di veicolare al pubblico i miei contenuti, sia in forma gratuita che a pagamento.
Non ho problemi a dire che tutto ciò ha cambiato in modo radicale e in meglio il mio lavoro, dandomi ottimi risultati(in crescita di oltre il 50% per due anni consecutivi e in periodo di crisi finanziaria internazionale!) ma soprattutto una moltitudine di stimoli, idee e prospettive.
Ho ferma intenzione di continuare a studiare ed approfondire il pianeta internet, il web marketing e i suoi strumenti (Facebook incluso ovviamente), utilizzandolo a mio e altrui vantaggio ma non mi dispiacerebbe anche iniziare a condividerequanto sto già padroneggiando, magari in un seminario sullo “Sviluppo del Business” nuovo di zecca di cui io e il buon Livione stiamo parlottando ormai già da un pò di tempo … che ne dici, saresti interessato?
LASCIA UN COMMENTO in calce all’articolo con la tua opinione in merito sul fenomeno Facebook, sullo sviluppo e le potenzialità di internet e, se ti va, sull’idea di un nuovo corso sullo “Sviluppo del Business” che potremmo lanciare nel corso del 2011.
Alla prossima, ci vediamo … su Facebook !!!
Roberto Pesce
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