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Usa Today ha parlato con alcuni tecnici di alto livello del social network e ha ricostruito come FB ha articolato la sua strategia di tracciamento dei comportamenti degli internauti – La società nega di aver intenzione di sfruttare questi materiali a scopi commerciali, ma ha già registrato un brevetto di una tecnologia che mette in relazione gli annunci pubblicitari con i dati raccolti
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UsaToday è riuscito a capire e a descrivere come concretamente Facebook traccia i dati delle centinaia di milioni di persone che frequentano la piattaforma.
Come spiega la ricostruzione del quotidiano americano, tradotta e sintetizzata da Tagliaerbe, questi i meccanismi salienti:
• Facebook non traccia tutti allo stesso modo. Utilizza metodi diversi per gli utenti che si sono iscritti e utilizzano i loro account, per gli utenti che non solo loggati e per coloro che non si sono ancora iscritti al servizio.
• La prima volta che arrivi su una qualsiasi delle pagine di Facebook, viene inserito un cookie nel tuo browser. Se ti iscrivi al social network i cookie che ricevi sono due, mentre se non ti iscrivi soltanto uno.
• Questi cookie tracciano tutte le visite sui siti web che utilizzano il bottone Like o altri plugin di Facebook – che inviano informazioni al cookie circa ora, data e sito visitato. Vengono inoltre registrate alcune caratteristiche uniche che identificato il tuo computer.
• Facebook tiene i log degli ultimi tuoi 90 giorni di attività (e cancella quelli più vecchi).
• Se sei loggato in un account di Facebook, il tuo nome, indirizzo email, amici e tutti gli altri dati presenti nel tuo profilo vengono registrati.
Facebook – osserva Tagliaerbe – ha riferito a USA Today che i dati raccolti vengono utilizzati per aiutare a migliorare i suoi plugin, e che non ha intenzione di usare questi dati in altro modo. Eppure il social ha registrato un brevetto di una tecnologia che mette in relazione gli annunci pubblicitari con i dati raccolti.
“Brevettiamo un sacco di cose, ma ciò non implica che possano interferire con prodotti futuri”, ha detto Barry Schnitt, portavoce di Facebook a USA Today.
Indipendentemente da come Facebook gestisce i dati raccolti attraverso i cookie, attorno al tema si agita l’ annoso dibattito sul fatto che i consumatori dovrebbero essere in grado di fare l’opt out da questi metodi di tracciamento; ricordiamo che in tale direzione c’è pure in ballo una proposta di legge introdotta dal Congresso USA a inizio anno.
Se da un lato un recente sondaggio ha rilevato che il 70% degli utenti di Facebook e il 52% di quelli di Google sono “da un po’ a molto preoccupati” su come viene gestita la loro privacy, dall’altro – conclude Tagliaerbe – c’è chi sostiene che l’online commerce non potrebbe esistere senza questo genere di cookie e di tracciamenti.
Quale schieramento vincerà la battaglia?
Fonte:lsdi.it
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