Facebook sviluppa il suo motore di ricerca

Cosa non si farebbe per contrastare Google e visto che il celeberrimo social network di Mark Zuckerberg è nato con la sfida a Google nel dna, ha addirittura iniziato i lavori per arrivare a sviluppare un proprio motore di ricerca con cui sfidare il colosso di Mountain View. D’altronde non lo nasconde e anzi Zuckerberg lo confessa senza mezzi termini: presto o tardi Facebook svilupperà un motore di ricerca proprio.

Parlando infatti in occasione del “Disrupt 2012“, Zuckerberg ammette la direzione intrapresa e, nonostante non fornisca dettagli o tempistiche, si limita a confidare il fatto che l’ipotesi sia tutt’altro che campata in aria. Zuckerberg basa il proprio ragionamento su di un semplice fatto: senza aver mai minimamente tentato di calamitare le richieste degli utenti, si trova a dover rispondere ad un miliardo di query al giorno per persone che stanno cercando qualcosa sul social network.

L’idea di costruire un motore di ricerca diventa quindi qualcosa di logico e di scontato, una sorta di risposta  per una domanda che emerge naturalmente nella quotidianità del social network: dichiara poi che un team ci starebbe addirittura già lavorando. 

Il cantiere sarebbe già aperto, quindi e il vantaggio del gruppo rispetto a tutti quelli che hanno già tentato la via di contrastare Google  sta nel fatto che Facebook dispone già di quasi un miliardo di utenti attivi e di un quantitativo di informazioni da elaborare enorme.

In più il social network  è qualcosa che può scardinare i tradizionali motori di ricerca partendo da assunti nuovi e nuovi paradigmi, mettendo l’utente, invece degli algoritmi, al centro del motore e fornendo così risposte basate su diverse elaborazioni. 

Non a caso Google si è mosso nei confronti di Facebook aprendo dapprima Google+ e quindi integrando al suo interno le informazioni raccolte mediante il noto Search Plus Your World. In passato si era ipotizzato per Facebook un investimento che avrebbe avuto senso sotto molti punti di vista: se Zuckerberg infatti acquistasse Bing da Microsoft, entrambi potrebbero avere qualcosa da cui guadagnare.

In caso contrario anche i due partner si troverebbero a competere, il che non sarebbe probabilmente una scelta saggia in un settore dove è Google a farla da padrone. L’ipotesi FaceBing, quindi, non è da scartare nonostante Zuckerberg non vi faccia mai riferimento  e parli invece di un nuovo motore in costruzione.

Mentre Zuckerberg parlava di queste cose, in borsa il titolo guadagnava oltre 3 punti percentuali, certo poca cosa rispetto alle perdite costanti di tutti i giorni, ma sicuramente un segno di ripresa.