L’esigenza di monetizzare fa parte del ciclo vitale dei social network.
Sembra che Facebook e Twitter, però, stiano proprio spingendo il piede sull’acceleratore, puntando tutto sull‘e-commerce.
Per quanto riguarda la creatura di Mark Zuckerberg, l’annuncio di giovedì (17 luglio 2014) ha chiarito la volontà di sperimentare la funzionalità buy per le piccole e medie imprese americane. L’intenzione è quella di migliorare la qualità del servizio sia per le aziende che per gli utenti, rendendo più facile trovare i prodotti che vogliono e acquistarli in modo semplice. Un processo semplice, quello dell’acquisto, che contribuirà a concludere una vendita con maggiori possibilità.
Invece di inviare gli utenti al sito web di un commerciante, Facebook si occuperà delle fasi di acquisto del prodotto all’interno del suo sito.
Quando un utente preme il pulsante “buy”, un servizio esterno di terze parti gestisce il pagamento del prodotto usando le informazioni salvate nel proprio account, compreso l’indirizzo per la spedizione. Ulteriori dettagli al momento non sono noti, ma i teorici del complotto già paventano il furto dei dati bancari.
Il social dell’uccellino blu ovviamente non si tira indietro. Sempre in questi giorni ha ufficialmente annunciato di aver acquisito la startup di San Francisco, CardSpring che agevola le transazioni sul web di carte di debito e credito. Il servizio consente ai venditori di offrire coupon elettronici e carte fedeltà associati alle carte di credito dei clienti. Integrato in Twitter, il servizio potrebbe consentire all’utente di ricevere un’offerta attraverso un tweet legata al numero della carta, beneficiando di uno sconto al momento dell’acquisto.
In realtà, il Buy Now di Twitter sembra più adatto alle offerte last minute che alle vendite da catalogo: l’efficacia dei tweet è infatti calcolabile in secondi, non in ore o giorni, come invece accade su Facebook (ed è riscontrabile dagli analytics di cui vi abbiamo parlato di recente).
Inoltre è stato stretto un accordo con Amazon che consente di aggiungere un prodotto al carrello rispondendo al tweet in cui si trova l’hashtag #AmazonCart.
Sembra proprio che da mera comunicazione i social stiano passando alla finanza e all’economia, sull’esempio di quello che è sempre stato Pinterest, che già dalla sua creazione permette di acquistare, benché passando a canali esterni, prodotti con il metodo dell’e-commerce.
Chi vincerà questa volta?
Autore: Valeria CastelliSocial Media Manager e Web Content Writer presso Innovation Marketing®