Le esequie di Erich Priebke sono state celebrate la sera del 17 in un gustoso clima di inciviltà generale; nelle giornate da poco trascorse estremisti d’ogni orientamento si sono radunati ad Albano Laziale per manifestare il loro dissenso generale, la loro indignazione verso l’altrui assenso e la reciproca disapprovazione della reciproca condotta.
Nell’ottica di certi fanatici sembra essere in gioco l’imperativa verità “Il Nazismo è orrore”, la quale si presume venga distorta ed oltraggiata dallo svolgimento di questo funerale. I “supporters” del defunto invece non fanno che evidenziare la grossolana volgarità di chi cerca di impedire il rito funebre come se questa scagionasse in qualche modo il loro beniamino dalle colpe da lui commesse in vita.
Albano Laziale, cittadina nella stupenda pianura romana, non riesce a riprendersi la sua routine: le pittoresche battaglie ideologiche, degne dei migliori scambi di battute di “Forrest Gump”, danno avvio a risse nelle piazze, urla per le strade e blitz notturni.
Il punto io credo è semplice: oltraggiare un cadavere non è antifascismo, non è difendere la memoria dei partigiani, né dare voce alla storia. Impedire un funerale ha però dato avvio al solito teatrino degli indignati questa volta interpretati dai neonazisti, che mai oserebbero una simile barbarie.
Per il 2013 inoltre: PIL -2% circa, Debito Pubblico al 133% del Prodotto Interno Lordo.
Nicola Rossi
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