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Bisogna spuntare, ad ogni fagiolino, le due estremità; lessarli poi in abbondante acqua abbondantemente anche salata; togliere la pentola dal fuoco quando i fagiolini saranno cotti ma ancora al dente; asciugarli per bene con un panno; stenderli, poi, anche all’aria perchè perdanfagiolini,sott’olio,petronillao ancor più della loro acqua abbondante; e, quando saranno asciutti, invasarli pigiati.
Bisogna, poscia, mettere a fuoco una pentola di aceto; aggiungere qualche chiodo di garofano; versare sui fagiolini, dentro ai vasi, l’aceto bollito e ancora caldo; attendere che i vasi si raffreddino; chiuderli – solo allora – con carta pergamenata; e riporre finalmente, anche questi, su di una scansia della credenza.
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Quando potrete presentarne un piattino in tavola? Attendete qualche giorno; e, al primo piatto freddo che ammannirete…un mucchietto qua, ed uno là, di verdi fagiolini, degnamente compiranno la ricca guarnizione del vostro piatto.
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- PETRONILLA: svolse un ruolo importante negli anni delle ristrettezze economiche dovute alla guerra. Di fronte alla drastica riduzione dei beni alimentari disponibili, proponeva i suoi suggerimenti «sul modo di sbarcare il lunario mangereccio, consumando poco grasso, poco riso, poca pasta, poca farina e poco zucchero; spendendo pochetto ma….nutrendo bastevolmente»
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