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Fagottini di mele e... la leggenda di John Semedimela

Da Patiba @patiba1

 

Fagottini di mele e... la leggenda di John Semedimela
Dosi per 6 persone        Tempo di preparazione: 30 minuti   Tempo di cottura: 25-30 minuti
6 mele grosse, 150 gr. di zucchero, 2 cucchiaini di cannella in polvere, 450 gr. di pasta sfoglia, 2 cucchiainii di uva sultanina, 2 cucchiaini di noci tritate, 50 gr. di burro, 2 tuorli d'uovo sbattuti, 2 fogli di alluminio.
Mentre preparate i fagottini portate il forno a 220 gradi. Sbucciate le mele, privatele dei torsoli e praticatee delle piccole incisioni nella polpa esterna. Dei 150 gr. di zucchero tenetene da parte 6 cucchiaini. Mescolatee il rimanente con la cannella.
Tirate la sfoglia fino ad ottenere uno spessore di circa 3 mm. Ritagliatene dei riquadri di dimensioni suffficienti a contenere una mela. Impastate di nuovo la sfoglia rimasta e ricavatene dei ritagli decorativi.
Appoggiate una mela al centro di ciascun quadrato di sfoglia. Al posto del torsolo mettete l'uvetta, le nocii tritate, un cucchiaio di zucchero e un tocchetto di burro. Avvolgete le mele con la pasta e chiudete tutte lee aperture, quindi guarnite con ritagli di pasta rimasti.
Spennellate i fagottini con il rosso d'uovo e disponeteli su una teglia ricoperta con fogli di alluminio. Mettetee a cuocere in forno per 25-30 minuti. Se la pasta dovesse colorirsi troppo rapidamente proteggetela con unn altro fogliio di alluminio.

Al posto di questi fagottini potete preparare dei quadrati di pasta con al centro una

mele,ricoperte,seme di mela,fagottini,zucchero,cannella,noci,uvetta,forno,cuocere,bambini,gustose
mezza mela. Spolverizzate di zucchero e cannella, spennellate la pasta con tuorlo d'uovo e mettete a cuocere in forno caldo per 15-20 minuti.

***
La mela è sempre stata un alimento tipico della cucina rustica. Sane e succose, facili da conservare , le mele comparivano sulle tavole di campagna come frutto fresco, frittelle, fagottini,, crostate, torte o affettate e cosparse di zucchero o miele.(..)
Ma la mela non è solo la regina della pasticceria casalinga. E' un ottimo ingrediente per contorni a piatti salati: la purea di mela è ideale per accompagnare piatti di carni grasse come l'oca e il maiale e fettine di mela arriccchiscono gustosamente le insalate.

da "Idee Creative" 1996

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arrosto_mele5.JPG
Vitello arrosto con mele e curry

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Johnny Appleseed

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Da Wikipedia
John Chapman (Leominster, 26 settembre 1774 – Fort Wayne, 11 marzo 1847) è stato un ambientalista statunitense. È stato un pioniere statunitense ed un devoto missionario della chiesa neo-cristiana fondata dallo scienziato e teologo svedese Emanuel Swedenborg, che indicava come scopo supremo per l'uomo l'unione mistica con Dio, da raggiungersi attraverso l'amore e la saggezza.
Egli divenne noto come Johnny Appleseed (italianizzato in Giovanni Semedimela) a causa della sua abitudine di piantare meli.
Nato a Leominster, nel Massachusetts, divenne famoso quando era ancora in vita ed è considerato uno dei precursori dell'attivismo ambientalista ed ecologista.
La missione di "Appleseed"
Dagli inizi del XIX secolo cominciò ad esplorare le regioni selvagge del West statunitense piantando, lungo il cammino, migliaia di semi di mele che si era procurato in Pennsylvania, presso i produttori di sidro. Da allora in poi spese l'intera vita prendendosi cura degli alberi da lui stesso piantati su un territorio vastissimo di centinaia di chilometri quadrati, oggi compreso nei confini degli stati dell'Ohio, dell'Indiana e dell'Illinois. Le mele di quegli alberi non erano come quelle che conosciamo oggi, prodotte per innesto, ma erano piccoli frutti a quei tempi utilizzati soprattutto per la produzione di sidro e di un suo derivato chiamato "applejack"

Nessuno sa con certezza per quale ragione Johnny Appleseed abbia piantato decine di migliaia di meli, ma si può senz'altro affermare che, così facendo, preparò la successiva penetrazione dei pionieri in quelle terre ancora vergini, garantendo loro le scorte quasi inesauribili dei suoi vivai e dei suoi frutteti, piantati lungo tutto il
Si narra che Chapman vivesse una vita sobria e selvaggia, immerso nella natura che amava e rispettava: dormiva spesso in mezzo ai boschi o lungo i torrenti, per vivere si accontentava di poco e spesso scambiava gli alberi ed i frutti del melo con vestiti o altri generi di necessità.

La sua data di morte non è nota con certezza, dato che le notizie riguardanti la sua figura ci sono giunte tramite racconti e testimonianze, oltre che per mezzo di alcune cronache dell'"Harper's Magazine".
Il suo carattere mite, gentile e generoso (viaggiava disarmato e riuscì sempre a stabilire rapporti di amicizia con gli indiani) e la sua sincera spiritualità, uniti ad un aspetto assai eccentrico (sembra che camminasse scalzo e che usasse una vecchia pentola come copricapo), contribuirono a farne una figura leggendaria, celebrata in decine di canzoni popolari, opere letterarie, film, fumetti e cartoni animati.
Il nome John Appleseed appare in alcune immagini e sequenze video che illustrano le funzioni telefoniche dell'iPhone di Apple. È stato spesso definito il “San Francesco americano”.

Immagine: Johnny Appleseed, Harper's Magazine, 1871

 

Fagottini di mele e... la leggenda di John Semedimela

Dosi per 6 persone        Tempo di preparazione: 30 minuti   Tempo di cottura: 25-30 minuti
6 mele grosse, 150 gr. di zucchero, 2 cucchiaini di cannella in polvere, 450 gr. di pasta sfoglia, 2 cucchiainii di uva sultanina, 2 cucchiaini di noci tritate, 50 gr. di burro, 2 tuorli d'uovo sbattuti, 2 fogli di alluminio.
Mentre preparate i fagottini portate il forno a 220 gradi. Sbucciate le mele, privatele dei torsoli e praticatee delle piccole incisioni nella polpa esterna. Dei 150 gr. di zucchero tenetene da parte 6 cucchiaini. Mescolatee il rimanente con la cannella.
Tirate la sfoglia fino ad ottenere uno spessore di circa 3 mm. Ritagliatene dei riquadri di dimensioni suffficienti a contenere una mela. Impastate di nuovo la sfoglia rimasta e ricavatene dei ritagli decorativi.
Appoggiate una mela al centro di ciascun quadrato di sfoglia. Al posto del torsolo mettete l'uvetta, le nocii tritate, un cucchiaio di zucchero e un tocchetto di burro. Avvolgete le mele con la pasta e chiudete tutte lee aperture, quindi guarnite con ritagli di pasta rimasti.
Spennellate i fagottini con il rosso d'uovo e disponeteli su una teglia ricoperta con fogli di alluminio. Mettetee a cuocere in forno per 25-30 minuti. Se la pasta dovesse colorirsi troppo rapidamente proteggetela con unn altro fogliio di alluminio.

Al posto di questi fagottini potete preparare dei quadrati di pasta con al centro una

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mezza mela. Spolverizzate di zucchero e cannella, spennellate la pasta con tuorlo d'uovo e mettete a cuocere in forno caldo per 15-20 minuti.

***
La mela è sempre stata un alimento tipico della cucina rustica. Sane e succose, facili da conservare , le mele comparivano sulle tavole di campagna come frutto fresco, frittelle, fagottini,, crostate, torte o affettate e cosparse di zucchero o miele.(..)
Ma la mela non è solo la regina della pasticceria casalinga. E' un ottimo ingrediente per contorni a piatti salati: la purea di mela è ideale per accompagnare piatti di carni grasse come l'oca e il maiale e fettine di mela arriccchiscono gustosamente le insalate.

da "Idee Creative" 1996

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Vitello arrosto con mele e curry

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Johnny Appleseed

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Da Wikipedia
John Chapman (Leominster, 26 settembre 1774 – Fort Wayne, 11 marzo 1847) è stato un ambientalista statunitense. È stato un pioniere statunitense ed un devoto missionario della chiesa neo-cristiana fondata dallo scienziato e teologo svedese Emanuel Swedenborg, che indicava come scopo supremo per l'uomo l'unione mistica con Dio, da raggiungersi attraverso l'amore e la saggezza.
Egli divenne noto come Johnny Appleseed (italianizzato in Giovanni Semedimela) a causa della sua abitudine di piantare meli.
Nato a Leominster, nel Massachusetts, divenne famoso quando era ancora in vita ed è considerato uno dei precursori dell'attivismo ambientalista ed ecologista.
La missione di "Appleseed"
Dagli inizi del XIX secolo cominciò ad esplorare le regioni selvagge del West statunitense piantando, lungo il cammino, migliaia di semi di mele che si era procurato in Pennsylvania, presso i produttori di sidro. Da allora in poi spese l'intera vita prendendosi cura degli alberi da lui stesso piantati su un territorio vastissimo di centinaia di chilometri quadrati, oggi compreso nei confini degli stati dell'Ohio, dell'Indiana e dell'Illinois. Le mele di quegli alberi non erano come quelle che conosciamo oggi, prodotte per innesto, ma erano piccoli frutti a quei tempi utilizzati soprattutto per la produzione di sidro e di un suo derivato chiamato "applejack"

Nessuno sa con certezza per quale ragione Johnny Appleseed abbia piantato decine di migliaia di meli, ma si può senz'altro affermare che, così facendo, preparò la successiva penetrazione dei pionieri in quelle terre ancora vergini, garantendo loro le scorte quasi inesauribili dei suoi vivai e dei suoi frutteti, piantati lungo tutto il
Si narra che Chapman vivesse una vita sobria e selvaggia, immerso nella natura che amava e rispettava: dormiva spesso in mezzo ai boschi o lungo i torrenti, per vivere si accontentava di poco e spesso scambiava gli alberi ed i frutti del melo con vestiti o altri generi di necessità.

La sua data di morte non è nota con certezza, dato che le notizie riguardanti la sua figura ci sono giunte tramite racconti e testimonianze, oltre che per mezzo di alcune cronache dell'"Harper's Magazine".
Il suo carattere mite, gentile e generoso (viaggiava disarmato e riuscì sempre a stabilire rapporti di amicizia con gli indiani) e la sua sincera spiritualità, uniti ad un aspetto assai eccentrico (sembra che camminasse scalzo e che usasse una vecchia pentola come copricapo), contribuirono a farne una figura leggendaria, celebrata in decine di canzoni popolari, opere letterarie, film, fumetti e cartoni animati.
Il nome John Appleseed appare in alcune immagini e sequenze video che illustrano le funzioni telefoniche dell'iPhone di Apple. È stato spesso definito il “San Francesco americano”.

Immagine: Johnny Appleseed, Harper's Magazine, 1871


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